BILANCIO. DI BERT (FP): MANOVRA RISULTATO DI UNA GOVERNANCE EFFICACE

(ACON) Trieste, 10 dic - - "Continuità alle politiche di spesa delle singole Direzioni, di fatto rafforzandole, in particolare a quei comparti che maggiormente risultano esposti a dinamiche incrementali, ma anche copertura finanziaria alle importanti iniziative introdotte nel precedente mandato e nel corso di questi quasi due anni, in grado di produrre effetti in proiezione pluriennale". Sono alcune delle valutazioni formulate in una nota dal consigliere regionale Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, tra i relatori di Maggioranza della manovra finanziaria regionale il cui iter di esame è iniziato oggi in Aula consiliare. "Una manovra programmatoria - aggiunge Di Bert - risultato di una governance di gestione del bilancio, efficace e continua e di un lavoro di ottimizzazione delle risorse. Stiamo proseguendo un percorso di rafforzamento della spesa di investimento, intesa come stimolo e supporto a quella crescita economica che la Regione Friuli Venezia Giulia dimostra di saper compiere e questa manovra si caratterizza per l'importante aumento delle risorse e per la maggior stabilità dell'orizzonte programmatorio di medio periodo, assicurata dal recente accordo sul coordinamento della finanza pubblica siglato tra lo Stato e la Regione per il tramite del presidente Fedriga". "I report sull'economia e la finanza regionale ci restituiscono la fotografia di una Regione in buone condizioni e con previsioni di ulteriore crescita - prosegue il capogruppo di Fp - dati che confermano il buon operato di questa maggioranza regionale e dimostrano il livello di gradimento a fronte di precise scelte programmatorie". "Siamo in linea con i tempi e con le esigenze del territorio e cerchiamo di porre attenzione allo sviluppo infrastrutturale, con una prospettiva di renderlo maggiormente attrattivo, stante anche la posizione geografica strategica: tutto ciò - conclude Di Bert - senza perdere di vista l'approccio partecipativo con i rappresentanti delle istituzioni, le parti sociali, le categorie produttive, ragionando con una visione futura e sulla possibilità che il bilancio regionale non possa sempre disporre di simili numeri". ACON/COM/sm