(ACON) Trieste, 10 dic - "La giustizia ambientale e sociale non
è più rinviabile: deve guidare ogni nostra azione, politica e
personale. Non è questione di essere 'ecosciemi', come
l'assessore all'Ambiente ama definire gli ambientalisti, ma di
visione, coraggio e responsabilità verso le generazioni future. E
neanche un tema da radical chic, perché troppo spesso vediamo
come la transizione sia una questione di vita o di morte, e lo
diciamo oggi, giornata in cui l'Italia piange le persone
impiegate nell'industria fossile che hanno perso la vita in
Toscana, ma lo diciamo ogni giorno per tutte le persone, cinque
milioni all'anno nel mondo, a cui l'inquinamento e il cambiamento
climatico hanno provocato una morte precoce".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Giulia Massolino
(Patto per l'Autonomia-Civica Fvg).
È notizia di ieri - ricorda Massolino - che il 2024 ha segnato il
superamento della soglia degli 1,5°C, un traguardo che ci
auguravamo di non raggiungere, e le conseguenze sono sotto i
nostri occhi: eventi climatici estremi, sempre più frequenti e
distruttivi". Per questo, ci siamo concentrati su proposte che
coniughino giustizia ambientale e sociale. Dalle comunità
energetiche rinnovabili all'efficientamento energetico, dalla
ciclabilità al trasporto pubblico locale, dal turismo lento alle
filiere alimentari corte, dalla de-cementificazione alla
rinaturalizzazione. Ma anche diritto all'abitare, misure per le
persone detenute, proposte per la cultura, per la salute, per le
persone migranti".
"Abbiamo voluto raccogliere numerose istanze provenienti dal
territorio - ricorda l'esponente autonomista -, come la
compensazione per la Pineta Cattinara, la riqualificazione del
Faro della Vittoria, l'acquisto di un secondo carrello portabici
per il servizio bici+bus dal centro all'Altipiano. Ma anche
diverse proposte per scongiurare i rischi dell'iperturismo:
l'istituzione di un osservatorio regionale, limiti per gli
affitti brevi, incentivi all'affitto a lungo termine delle
seconde case, la promozione del turismo rigenerativo quale quello
dei cammini e dei cicloviaggi".
"Esprimo rammarico per la mancata espressione del parere della
Commissione regionale pari opportunità, decaduta la scorsa
settimana: auspichiamo che la nuova commissione venga nominata al
più presto e che sia messa nella condizione di lavorare al
meglio, e che le questioni di parità di genere non siano relegate
a fastidioso orpello, ma contribuiscano a costruire un'alleanza
tra generi che possa consentirci, per davvero, di non lasciare
indietro nessuna", conclude la nota.
ACON/COM/mv