BILANCIO. DEFR 2025. RELATORI CARLI(PD)-HONSELL(OPEN): NESSUNA NOVITÀ

(ACON) Trieste, 10 dic - Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2025 (Nadefr) priva di grandi novità, se non per i dati macroeconomici e la situazione socioeconomica del Friuli Venezia Giulia, rispetto a quanto presentato con l'Assestamento di bilancio estivo, anzi con numerosi "copia-incolla", il che significa poca analisi di ciò che accade e di ciò che andrebbe aggiornato. Il commento è di Andrea Carli (Pd) in veste di relatore di minoranza, come Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), sulla Nadefr 2025 presentata in occasione della discussione sulla manovra di bilancio per il triennio 2025-27. E proprio da Honsell arrivano le critiche più pungenti: "Missioni e Programmi non discendono in modo organico da principi strategici chiari, individuati dal presidente Fedriga, ma spesso sono promesse (anche contraddittorie, se si pensa alla Missione Energia) che mirano al consenso a breve termine, trasformando la Regione in un contributificio". A detta di Carli, si registra "un maggiore rallentamento regionale rispetto al contesto nazionale" che "non può essere solo conseguenza della caratteristica di molte nostre aziende legate all'andamento delle esportazioni". Il dem è quindi entrato nel dettaglio dei dati dei singoli settori, affermando che "vanno individuate le criticità su cui intervenire in tempi celeri, anche alla luce dell'enorme quantità di risorse disponibili da qualche anno nel bilancio regionale". Le riflessioni sono andate in particolare al rallentamento della crescita del Pil con una spesa per consumi delle famiglie che cala dal 2,4 all'1,6%, al tasso d'inflazione che sale dall'1,1 all'1,8% e "al dato già impietoso del divario tra aumento dell'inflazione e delle retribuzioni, arrivato a 13 punti". E ancora, alla difficoltà dei Comuni di reperire personale, ad azioni-propaganda per quanto attiene le future Province, al calo demografico compensato solo in parte dall'arrivo di stranieri in età lavorativa, all'esigenza di una revisione delle politiche abitative, alla riforma sociosanitaria più volte accennata dalla Giunta ma che ancora manca. "Quello che non condividiamo - ha concluso Carli - è la sottovalutazione di quello che avverrà nell'immediato futuro. Ancora una volta sembra un'occasione mancata". "Le critiche che muoviamo a questo documento sono soprattutto politico-strategiche" ha ribadito Honsell, ricordando il proprio voto contrario in sede di I Commissione ed evidenziando "modifiche solo di forma al Defr di luglio". Solamente la Missione 13 - Tutela della salute cresce di 400 milioni circa, e la Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità di 100 milioni, fa presente il relatore aggiungendo che "purtroppo il Piano sanitario non è stato ancora approvato, le Aziende sanitarie non compaiono nell'allegato al Nadefr, le discussioni in III Commissione ristagnano su massimi sistemi. Si corre davvero il rischio che tutte queste risorse vadano a finire solo nell'acquisto di prestazioni e in esternalizzazioni". Inoltre, "la Missione 10 menziona anche grandi opere discutibili, quali la variante di Aquileia, quella di San Vito al Torre e la Cimpello-Sequals-Gemona". "Va infine rilevata - ha evidenziato Honsell - la variabilità, quasi tutta in crescita per le varie Missioni, tra quanto era previsto per il 2025 nel Nadefr 2024 e quanto effettivamente compare nel Defr 2025, a parte la 6 - Politiche Giovanili e la 14 - Sviluppo economico e competitività. Ma il fatto che ne manchino le ragioni, indica quanto poco stringenti possano essere i ragionamenti che si basano su queste previsioni". Il consigliere afferma poi che i dati sul reddito lordo pro capite sono privi di significato operativo e segnala una grave mancanza: "Altissima è la percentuale di anziani che rinuncia alle cure: quasi il 23%, poco meno del doppio di quanto accade in Veneto. Le cause principali sono: liste d'attesa troppo lunghe (55%), difficoltà nel raggiungere le strutture (15,1%) e costi elevati (11%). Tuttavia, la Missione 13 non ne fa cenno". Al pari, alla migrazione è dedicato "un generico paragrafo", sull'ambiente si fa "esercizio retorico", per l'energia solo "piani futuribili o ancora da approvare", le Comunità di Comuni meriterebbero "più risorse premiali". ACON/RCM-fc