Salute: Riccardi, lavoriamo ad un modello più adeguato ai nostri tempi

Incontro a Cordenons sul percorso della sanità in Friuli Venezia Giulia Cordenons, 5 dic - "Non chiuderemo nessun ospedale in regione, ma quelli che ci sono devono lavorare diversamente per garantire livelli di sicurezza e appropriatezza delle cure, rispondendo così ai bisogni di salute di una popolazione che in Friuli Venezia Giulia sta invecchiando sempre di più e che ha esigenze molto diverse rispetto al passato". È questo il messaggio lanciato dall'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi partecipando a Cordenons all'incontro organizzato dall'amministrazione comunale dedicato alla sanità locale. Alla presenza del sindaco Andrea Delle Vedove, del direttore generale dell'Asfo Giuseppe Tonutti, del presidente dell'Ordine dei medici del Friuli Venezia Giulia Guido Lucchini e il presidente dell'Ordine delle professioni mediche Luciano Clarizia, l'esponente dell'esecutivo Fedriga ha posto in risalto il percorso che la Regione sta compiendo nel difficile compito di riorganizzare la sanità territoriale. "In questo momento - ha spiegato Riccardi - facciamo fatica a dare risposte di salute a tutti nel migliore dei modi perché stiamo ancora usando un modello che è tarato sulle esigenze di più di 30 anni fa. Allora si era cercato di tenere la sanità al passo con i bisogni di quell'epoca; ora la società è cambiata, grazie alla ricerca e ai grandi passi avanti compiuti dalla medicina si vive più a lungo e dobbiamo compiere un nuovo cambiamento affinchè il sistema sia in grado di dare risposte appropriate". Come ricordato durante la serata, il Friuli Venezia Giulia ha assunto il primato di regione più vecchia d'Italia, con un numero sempre maggiore di ultrasessantacinquenni rispetto ai diciottenni. "Ora abbiamo bisogno - ha detto Riccardi - di un modello di organizzazione che sia coerente con questa nuova stratificazione della popolazione. Le cure negli ospedali vengono garantite più velocemente per gli acuti, mentre le cronicità possono essere trattate fuori dai nosocomi, con percorsi domiciliari o nelle residenze sanitarie assistite. La sfida che ci troviamo ora di fronte e che dobbiamo vincere è quella di dare risposte appropriate ai bisogni di salute, interrompendo i flussi dalla casa verso l'ospedale, limitandoli solo nei casi veramente necessari". Infine, sul tema riguardante le risorse destinate al sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia, l'assessore regionale ha ricordato che la prossima settimana andrà in Aula la legge di Stabilità; la norma destinerà alla salute oltre 3,56 miliardi di euro su un bilancio complessivo di 6,2 miliardi, con una dotazione di ulteriori 185 milioni in più rispetto all'anno precedente. "Questo dimostra - ha detto Riccardi - che non prevediamo alcun taglio ma, al contrario, intendiamo rendere ancora più efficiente ciò che già esiste. Questa nuova iniezione di risorse sta ad indicare abbiamo deciso di continuare ad investire, anche se in questo momento ciò che mancano sono le competenze professionali da inserire nel nostro sistema, tema questo che ha a che fare non solo con il Friuli Venezia Giulia ma con l'intero Paese". ARC/AL/pph