Territorio: Zilli, Bcc patrimonio collettivo e storia valori condivisi

Udine, 5 dic - "Le Bcc sono un patrimonio collettivo con una storia di valori e visioni condivisi; grazie ad un forte legame con le comunità hanno saputo coglierne le necessità e dare risposte al territorio, contribuendo a costruire una realtà economica e sociale fondata sui valori della cooperazione e del mutuo aiuto. Questo volume è una testimonianza di come il credito cooperativo abbia svolto una funzione rilevante per lo sviluppo delle nostre terre lungo 140 anni. L'Amministrazione regionale guarda con attenzione al sistema del credito cooperativo, una cartina di tornasole che offre una fotografia attuale delle esigenze dei cittadini con informazioni che ci permettono di rispondere in maniera efficacie con adeguati provvedimenti legislativi". Lo ha detto l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, intervenendo alla presentazione del volume 'Storia delle Bcc 140 anni di Credito Cooperativo in Friuli Venezia Giulia' a cura di Mario Robiony e Stefano Miani, a Udine, nella Torre di Santa Maria. L'esponente della Giunta Fedriga ha espresso un ringraziamento agli autori e a quanti hanno reso possibile la pubblicazione "custodi e protagonisti di una storia che merita di essere raccontata ancora per molte generazioni". Dopo gli interventi di apertura con Luca Occhialini, presidente dell'associazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne Banke del Friuli Venezia Giulia, Andrea Caffarelli, prorettore dell'Università degli studi di Udine, Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse, ha presentato il volume Emanuele Colombo professore ordinario di Storia Economica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. "Il volume ricostruisce 140 anni di storia del credito cooperativo in Friuli Venezia Giulia offrendo molteplici spunti di riflessione", ha indicato Zilli ricordando, in particolare, il ruolo delle Bcc per la crescita del tessuto sociale ed economico durante la ricostruzione post-terremoto del 1976 "che ha permesso un accesso al credito agevolato e ha testimoniato concretamente la vicinanza alle comunità". "Le Casse hanno da sempre svolto non solo una funzione economica e finanziaria, ma anche sociale proprio perché sono per vocazione vicine alle persone e all'interno dei territori - ha commentato Zilli -: basti pensare che in Italia i cittadini di 723 Comuni hanno, come unica presenza bancaria, una banca cooperativa e che un terzo degli sportelli è collocato in Comuni nelle cosiddette aree interne". Le conclusioni sono state tracciate da Augusto Dell'Erba, presidente di Federcasse dopo il dibattito con gli autori Stefano Miani e Mario Robiony rispettivamente professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari e professore associato di Storia Economica dell'Università degli studi di Udine. ARC/LP/pph