Att. produttive: Bini, dalla Regione 46,5mln al Cosef in sei anni

L'assessore ha incontrato il presidente del Consorzio per discutere le progettualità in essere Udine, 4 dic - "La Regione crede fermamente nello strumento dei consorzi di sviluppo economico locale, come dimostra l'ingente stanziamento, pari a 46,5 milioni di euro, effettuato negli ultimi sei anni (2018-2024) a vantaggio del Cosef, il Consorzio per lo sviluppo economico per l'area del Friuli, cui fanno capo le zone industriali di Udine (la ex Ziu), dell'Alto Friuli (Cipaf), di Cividale del Friuli e dell'Aussa Corno (Ziac). Sono diverse le progettualità avviate per l'infrastrutturazione locale e i servizi alle imprese: ora occorre fare sistema per mettere a terra le risorse e dare risposte rapide al tessuto produttivo". Questo il commento dell'assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, a margine dell'incontro che si è tenuto oggi, nella sede di Udine della Regione, con il presidente del consorzio Cosef, Marco Bruseschi. "Dopo la storica chiusura del procedimento di commissariamento - ha precisato Bini -, il consorzio Cosef è chiamato a un'importante fase di sviluppo, che passa attraverso due ambiziose progettualità: il rilancio dell'Aussa Corno e la creazione di un polo innovativo legato all'ex distretto della sedia". Al centro dell'incontro c'è stato anche il tema della transizione energetica, con il presidente del Consorzio che ha rappresentato le attività in atto e l'assessore Bini che ha ricordato gli incentivi per le imprese previsti dall'ultimo bando fotovoltaico del valore di 5 milioni di euro. A ciò si aggiunge il Masterplan dei complessi produttivi degradati, di cui si è recentemente conclusa una nuova ricognizione. "Sono stati mappati - ha concluso Bini - anche capannoni e aree industriali di metratura inferiore ai 5mila metri quadrati di superficie. Le attività di rilevazione hanno determinato l'identificazione di ulteriori 40 siti, 6 dei quali insistono nell'ambito del Cosef, portando così a 222 le aree per il cui recupero è possibile attivare appositi finanziamenti regionali". ARC/PT/al