Udine, 3 dic - "La riforma delle politiche abitative regionali
è uno dei pilastri del mandato di governo. Nella legge che
rinnoverà la Lr 1/2016 daremo maggiore centralità al ruolo delle
Ater come soggetti gestori del patrimonio immobiliare che deve
essere ampliato e messo a disposizione dei cittadini con
strumenti più incisivi. Miriamo a sostenere le locazioni e
l'accesso a un alloggio che diventi col tempo una abitazione
stabile per chi ne ha bisogno".
Questo, in sintesi, l'obiettivo con cui la Regione si appresta a
portare in Aula, nei primi mesi del 2025, il disegno di legge
sulle politiche abitative che riforma la norma del 2016. Oggi
l'assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina
Amirante ne ha delineato i contenuti e le principali novità alla
platea dei sindaci invitati all'incontro che si è svolto
nell'auditorium Comelli nella sede della Regione a Udine.
"Il percorso di consultazioni è iniziato con le Ater, proseguito
con gli altri soggetti della filiera casa e oggi aperto al
confronto con i Comuni il cui ruolo è fondamentale per la
conoscenza che hanno del proprio territorio e delle esigenze
abitative dei cittadini" ha detto Amirante aggiungendo che "ai
Comuni, però, l'attuale legge attribuisce un compito troppo
gravoso in considerazione delle difficoltà gestionali che i
Comuni si trovano ad affrontare ogni giorno in condizioni di
carenza di personale".
Da qui, la prima novità prevista dalla bozza del ddl: i tavoli
territoriali saranno convocati e gestiti dalle Ater e non dai
Comuni ed avranno un ruolo consultivo. Ne faranno parte un
rappresentante dei Comuni ogni 30mila abitanti, un rappresentante
per ogni Comunità, uno per ogni ambito territoriale, il
presidente dell'Ater di riferimento o un suo delegato, un
rappresentante per le organizzazioni sindacali, uno per gli Stati
Generali delle costruzioni, tre rappresentanti degli enti del
Terzo settore.
"Il tavolo - ha precisato Amirante - potrà essere allargato ad
altri soggetti se ritenuto necessario od opportuno in base a
specifiche esigenze, come quelle che possono manifestare i Comuni
capoluogo".
La programmazione da triennale diventa annuale. I Comuni
invieranno la scheda delle esigenze abitative alle Ater entro
febbraio; le Ater consulteranno i tavoli territoriali, con
funzioni di area vasta, e presenteranno un documento di sintesi
entro giugno; la Giunta regionale approverà il programma entro
ottobre così che la Regione possa dare copertura al piano
abitativo nella legge di Stabilità.
Amirante, riferendosi alle recenti proposte fatte da partiti di
opposizione, ha respinto l'idea di aprire linee contributive a
favore di chi ristruttura abitazioni private da porre in
locazione, ribadendo che "il lavoro che stiamo facendo punta ad
incidere sull'intero sistema abitativo, di cui le Ater sono il
fulcro, con un confronto che si è aperto anche al mondo
produttivo ed in particolare industriale".
Su questo punto verte la seconda novità di rilievo che riguarda
il sostegno alle locazioni per quei soggetti che giungono in
Friuli Venezia Giulia da altre regioni in virtù di un nuovo posto
di lavoro in un'impresa del territorio. "Su questo tema stiamo
lavorando congiuntamente con gli assessori Bini e Rosolen per
presentare a breve uno strumento specifico che tenga conto sì
dell'inverno demografico che attanaglia anche il Friuli Venezia
Giulia, ma anche dei parametri positivi che la nostra regione
registra in termini di welfare e di basso tasso di
disoccupazione".
Entrando nel dettaglio degli altri strumenti abitativi, la
riforma mantiene l'edilizia sovvenzionata (gestita dalla Ater
tramite bandi di assegnazione alloggi e rivolta a popolazione
residente con condizioni Isee particolari); l'edilizia
convenzionata (i cui soggetti attuatori sono Ater, cooperative o
imprese di costruzione in convenzione con i Comuni per calmierare
i prezzi); l'edilizia agevolata (sostegno ai privati per acquisto
e/o recupero di abitazioni di proprietà da destinare a prima
casa); il sostegno alle locazioni, il contrasto alla morosità
incolpevole; il social housing; le forme innovative dell'abitare.
Per questi strumenti le novità verranno definite successivamente
all'approvazione della legge con i Regolamenti attuativi, ma
l'obiettivo sottolineato da Amirante è quello di "rivolgerci alla
popolazione residente in regione, trovare leve per abbassare i
prezzi di accesso al mercato e sostenere le fasce grigie della
popolazione che non hanno un Isee sufficientemente basso per
accedere alla sovvenzionata ma non dispongono nemmeno di redditi
sufficientemente alti per rivolgersi al mercato immobiliare
ordinario".
A tal fine la Regione ha confermato l'impegno ad aumentare le
risorse per il sostegno alle locazioni: ad oggi sono già
stanziati 6 milioni di euro per la prossima Stabilità, che
potranno aumentare nell'assestamento estivo e raggiungere i
livelli del 2024, con 14 milioni di euro di risorse regionali
investite su questo capitolo.
ARC/SSA/ma