(ACON) Trieste, 2 dic - - "Pur a fronte di terapie
antiretrovirali che hanno migliorato la qualità della vita, per
la lotta all'Aids ancora non si intravede una terapia che
permetta di debellare l'infezione. È necessario dunque tenere
alta l'attenzione su prevenzione e informazione, anche in Fvg
dove non manca un'incidenza significativa dei casi di contagio,
2,3 ogni 100mila abitanti".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd), a margine della giornata mondiale per la lotta all'Aids.
"L'Istituto superiore di sanità - ricorda Fasiolo - segnala un
aumento delle infezioni da hiv Aids nel 2024, in particolare
nella fascia d'età 40 - 49 anni. La trasmissione sessuale
costituisce la causa principale della maggior parte delle
diagnosi effettuate, prioritariamente maschi che fanno sesso con
maschi (msm), quindi maschi eterosessuali e femmine
eterosessuali".
"Si impone senza se e senza ma - evidenzia l'esponente dem - la
necessità di coinvolgere la scuola e di informare gli studenti
sull'educazione alla sessualità per favorire comportamenti
sessualmente responsabili e non a rischio. La giornata del 1
dicembre, istituita dall'Oms nel 1988, è un'opportunità per
diffondere le conoscenze sull'infezione da hiv, le modalità del
contagio e sensibilizzare sulla necessità di un test precoce, per
un tempestivo il percorso terapeutico".
"Apprezzabile - conclude Fasiolo - l'attivazione da parte di
alcune aziende del Servizio di malattie sessualmente trasmesse
del Dipartimento di prevenzione, di una settimana di
sensibilizzazione sul tema, con screening e counselling gratuiti
e accesso libero".
ACON/COM/sm