L'assessore ha partecipato alla cerimonia per i 70 anni del
sodalizio
Trieste, 30 nov - "Se oggi, dopo un lungo periodo di vergognoso
silenzio che ha mutilato l'Italia di un suo importante pezzo di
storia, viene riconosciuto quanto accadde alle genti dell'Istria
dopo la Seconda guerra mondiale. Lo dobbiamo in primo luogo
all'attività caparbia e costante di associazioni come l'Unione
degli Istriani, che con coraggio da settant'anni lavora per la
verità e il ricordo".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alle Autonomie
locali Pierpaolo Roberti in occasione dell'evento dedicato al 70.
anniversario di fondazione dell'Unione degli Istriani a cui ha
partecipato anche il ministro degli Interni Matteo Piantedosi,
oltre ai sindaci di Trieste e Muggia, Roberto Dipiazza e Paolo
Polidori.
L'esponente della Giunta regionale, dopo aver portato il saluto
del governatore Fedriga (all'estero per impegni istituzionali),
ha ringraziato il ministro Piantedosi per la sua presenza in
rappresentanza del governo.
"C'è ancora tanto da fare - ha aggiunto l'assessore - perché
purtroppo persistono delle sacche di resistenza che professano un
negazionismo dai contenuti inaccettabili. Per questo è importante
l'attività con i giovani, nelle scuole, affinché quello che è
accaduto non sia mai dimenticato".
Infine Roberti ha confermato l'impegno dell'Amministrazione
regionale nel sostenere l'opera dell'Unione degli istriani, "ad
iniziare dal recupero del Campo profughi di Padriciano affinché
rimanga la testimonianza - ha concluso - di quello che subirono
gli esuli dopo aver abbandonato la loro terra".
ARC/GG/al