(ACON) Trieste, 29 nov - "Questa mattina, ho presentato una
proposta emendativa durante la discussione in I Commissione e
destinata all'assessore Scoccimarro, in vista della prossima
legge di bilancio che sarà discussa in Aula fra una settimana".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino
(Alleanza Verdi e Sinistra), che prosegue: "Nella fattispecie, si
tratta dell'intervento che verrà realizzato sul fiume Isonzo a
valle della centrale idroelettrica sita in Slovenia. Viene dato
seguito a quanto riferito, in modo molto risicato, durante
l'audizione effettuata in IV Commissione. Ho evidenziato la crasi
fra i quasi 15 milioni che verranno erogati al Consorzio di
bonifica e la mancanza di progetti. Non rasserena sentirsi
rispondere dalla direzione centrale regionale che i progetti non
possono essere finanziati, da soli, esclusivamente perché la sola
erogazione sul progetto rientrerebbe tra le spese correnti. E la
dice lunga la decisione politica che relega le attività
intellettuali sempre tra le spese, mentre i cantieri sono
considerati investimenti".
Riferendosi al tema Isonzo, Pellegrino dichiara ulteriormente:
"L'incaricato a realizzare il progetto e l'opera, ovvero il
Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, avrà accesso al
finanziamento a fronte della presentazione di una relazione
illustrativa e di un quadro economico di spesa. Del progetto
nessuna traccia. Nessuna linea scritta, nessun disegno, nessun
rendering nemmeno presentato in IV Commissione, che è la giusta
sede politica. La direzione Ambiente ci sta abituando troppo
spesso a percorsi molto poco lineari. Davanti ad un problema, si
dovrebbe cercare la soluzione attraverso la ricerca del miglior
progetto e la successiva realizzazione, invece questo non lo
vediamo mai".
"Ogni volta ci viene risposto che il progetto non c'è. Non c'è
per l'Isonzo, non c'è per la traversa sul Tagliamento, ma quello
che lascia più sbalorditi è che dei due milioni che erano stati
stanziati per i progetti e le prime opere per il lago di Cavazzo
non c'è alcuna traccia, e oggi viene stanziato un ulteriore
milione. Ci sembra - prosegue la consigliera - di avere a che
fare con degli azzeccagarbugli che, analogamente alla querelle
sulla acciaieria che avrebbe dovuto trovare la sua realizzazione
nella laguna di Marano e che poi, nonostante un ingente esborso
di soldi pubblici, fortunatamente non ha visto la luce".
"Ho chiesto, pertanto, che vengano presentati i progetti seguendo
i canoni ortodossi come lo richiede il Codice degli appalti,
tenendo sempre presente il miglioramento della gestione degli
ecosistemi, il ripristino della biodiversità e la creazione di
nuovi servizi ecosistemici. Ho ricordato inoltre - conclude
l'esponente di Avs - che, in merito al progetto relativo alla
traversa di Piuma sul fiume Isonzo, ho ritenuto necessario
interessare il Parlamento con un'interrogazione parlamentare
poiché la questione è transfrontaliera. Ho chiesto pertanto di
non erogare i 12,1 milioni di euro, ma di ridurli a 500.000 solo
ed esclusivamente per avere finalmente un progetto visibile. Come
da copione, il mio emendamento è stato cassato".
ACON/COM/rcm