Udine, 29 nov - La Giunta del Friuli Venezia Giulia, su
proposta dell'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, con la
delibera odierna individua nel Consorzio di bonifica pianura
Friulana il soggetto attuatore che agirà in delegazione
amministrativa intersoggettiva per la realizzazione degli
interventi complementari allo scolmatore del Cormor: messa in
sicurezza delle arginature del torrente Torre e del fiume Isonzo,
con l'obiettivo di mitigare il rischio idraulico esistente
nell'area del Torre e del medio-basso corso dell'Isonzo.
Lo rende noto Scoccimarro ricordando obiettivi e risorse degli
interventi: "lo scorso marzo, con la firma dell'accordo fra la
Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Governatore della
Regione, sono stati messi a disposizione 80 mln di euro per la
messa in sicurezza degli argini del Torre e dell'Isonzo, sino
alla foce - ha spiegato -. L'intervento è un primo stralcio di un
progetto più ampio per la messa in sicurezza del Cormor mediante
la realizzazione di un canale scolmatore che trasferisca le piene
sul bacino del Torre ed Isonzo".
Le risorse disponibili sul bilancio 2024-2026, sui capitoli di
spesa di competenza del servizio Difesa del suolo, per questo
specifico intervento sono state incrementate con fondi di
bilancio regionale ad 89.499.627,00 con un incremento di oltre 9
milioni rispetto al finanziamento statale di 80.000.000,00 euro
per la messa in sicurezza delle arginature del torrente Torre e
del fiume Isonzo.
Nel dettaglio, il progetto assume un costo complessivo di 104
milioni di euro per gli interventi sugli argini del Torre e
dell'Isonzo suddiviso in 10 lotti funzionali. L'importo a
disposizione consente di finanziare la realizzazione dei primi 8
lotti.
"L'opera - ha specificato Scoccimarro - consiste in lavori sugli
argini esistenti del torrente Torre e del fiume Isonzo volti a
mitigare il rischio idraulico presente allo stato attuale nei
territori della medio-bassa pianura Friulana e Isontina. Si
tratta di opere di adeguamento e potenziamento delle idrovore nei
Comuni di San Canziano d'Isonzo e di Staranzano e di
diaframmatura dagli argini delle aste del Torre e dell'Isonzo nel
tratto medio-basso del loro corso procedendo da valle verso
monte. Le opere previste permetteranno una drastica riduzione del
rischio e vanno a rendere le aree urbanizzate attraversate da
questi corsi d'acqua significativamente più protette da
allagamenti per un tempo di ritorno di 100 anni previsti dal
Piano di gestione rischio alluvioni (Pgra). Vengono infatti già
considerate - ha aggiunto l'assessore - anche le ulteriori
portate che verrebbero scaricate dallo scolmatore del Torrente
Cormor".
"Si tratta di opere strategiche che rispondono a un obiettivo
fondamentale - ha concluso l'esponente della Giunta Fedriga -
ovvero la messa in sicurezza idraulica del territorio del Friuli
Venezia Giulia. Per questo abbiamo voluto confrontarci con i
primi cittadini dei Comuni interessati prima dell'avvio dell'iter
che porterà all'esecuzione di queste opere attese da tempo".
ARC/LP/gg