Udine, 12 apr - Ha ottenuto parere favorevole da parte del Consiglio delle Autonomie (13 voti a favore, 5 astenuti) il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, presentato dall'assessore regionale, Elio De Anna.
Come ha specificato lo stesso assessore, il Piano dei rifiuti non veniva aggiornato dal 2001 e nel frattempo sono sopravvenute diverse modifiche alla legislazione nazionale e alle determinazioni comunitarie in materia.
Secondo De Anna il nuovo Piano è uno strumento previsionale a 'maglie larghe', che fissa però alcuni principi saldi. Rispecchia la struttura del documento che aveva iniziato a comporre il precedente assessore, l'onorevole Vanni Lenna, e individua ''ciò che non si può fare'' in materia di rifiuti. Oltre che a valorizzare l'efficienza e l'efficacia del servizio raccolta e smaltimento rifiuti, il Piano proposto da De Anna mira a premiare l'economicità del servizio.
Uno dei traguardi che si pone l'Amministrazione regionale è anche quello di pervenire entro il 2010 a una percentuale del 65 per cento del territorio regionale sul quale si effettui la raccolta differenziata dei rifiuti. Il Friuli Venezia Giulia si è già incamminato lungo questa strada. Infatti, al momento, è il 35 per cento del territorio a essere servito dalla raccolta differenziata.
Tra gli altri obiettivi della politica ambientale di De Anna, l'eliminazione, nel tempo, di discariche di rifiuti tal quali: i residui dei materiali depositati nelle discariche andranno smaltiti.
Il Friuli Venezia Giulia, secondo l'assessore, dovrà essere la prima Regione a individuare progetti innovativi finalizzati alla eliminazione delle vecchie discariche, senza che ne siano create altre al loro posto. Si dovrà dunque puntare alla trasformazione e al riuso dei rifiuti.
Uno degli obiettivi che si pone il Piano regionale di gestione rifiuti è infatti quello di creare luoghi atti a raccogliere le ceneri prodotte dai termovalorizzatori, e sovvalli per i materiali inerti.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, De Anna ha auspicato che una proposta costruttiva possa essere avanzata attraverso il Consiglio delle Autonomie Locali. L'assessore ha quindi giudicato come molto positiva l'esperienza maturata nell'Isontino dove sono stati i Comuni a incaricare la Provincia di Gorizia del coordinamento della gestione del servizio sull'intero territorio di competenza.
L'assessore ha altresì suggerito la creazione di un tavolo di 'governance' al quale, assieme alla Regione siedano i rappresentanti delle Autonomie locali, per definire gli aspetti peculiari del Piano regionale di gestione rifiuti urbani. Nel corso della riunione del Consiglio è infine mancato il 'quorum' per il raggiungimento dell'intesa (11 voti a favore, 3 astenuti, 1 contrario) sul regolamento concernente il trasferimento alle Autorità d'Ambito dei fondi (si tratta di 5 milioni di euro per vent'anni, quindi complessivamente di 100 milioni di euro) per investimenti su impianti e infrastrutture per il servizio idrico integrato, ovvero per il miglioramento delle reti acquedottistiche e fognarie del Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di fondi messi a disposizione dall'Amministrazione a favore degli Ambiti Territoriali Ottimali per interventi sulla captazione, il trasporto e la depurazione delle acque.
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ARC/CM