Udine, 27 nov - "L'Amministrazione regionale ha investito
importanti risorse nel settore della frutticoltura; nonostante le
problematiche legate ai cambiamenti climatici e al contrasto alle
fitopatie che il comparto vive, il settore ha ampi margini di
sviluppo".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari,
Stefano Zannier, in occasione dell'assemblea dei soci di Frutta
Friuli, la più grande cooperativa di frutticoltori del Friuli
Venezia Giulia con 150 soci, sede centrale a Spilimbergo nella
zona industriale Nord e spazi produttivi tra la cittadina
mosaicista e Rauscedo. L'incontro si è tenuto ieri sera nel Vcr
research center-Vivai cooperativi Rauscedo. Si tratta della terza
assemblea di questa realtà sorta nel 2022 dopo la fusione tra le
cooperative Friulfruct e Friulkiwi.
"Le strategie adottate dal punto di vista tecnico, fitosanitario
e produttivo, con impianti adeguati rispetto alla protezione
dagli effetti atmosferici e il contenimento della cimice
asiatica, incidono sulle produzioni che non sempre sono in linea
con le aspettative sia a livello qualitativo che quantitativo.
Eppure l'incremento degli ettari produttivi, le ottime
liquidazioni garantite ai soci mostrano come il comparto abbia
notevoli potenzialità di incremento - ha commentato Zannier -. In
quest'ottica sosteniamo la messa a dimora di nuovi impianti che
stanno dando una soddisfazione anche economica agli operatori
nonostante le criticità. Si tratta di difficoltà che vengono
affrontate con grande capacità, garantendo quella qualità che
nella nostra regione è una certezza".
Ad illustrare il bilancio è stato il presidente Livio Salvador
mentre il direttore Armando Paoli ha relazionato sugli aspetti
agronomici e commerciali dell'annata di raccolta.
Nel dettaglio, guardando ai dati si evince che la raccolta di
mele è in crescita: da 173 mila a 181 mila quintali, grazie
soprattutto ai nuovi meleti impiantati dai soci all'interno di un
progetto di rinnovamento che sta coinvolgendo anche le sedi
produttive e di stoccaggio, sempre più moderne ed efficienti dal
punto di vista energetico. In calo solo la produzione di kiwi, a
causa della grandinata di luglio 2023, che ha ridotto di circa il
50% la produzione, attestatasi quindi sui 16 mila quintali.
Ciononostante è cresciuto il fatturato, passato da 15 milioni 800
mila euro a 20 milioni 491 mila euro.
Forte la propensione all'export, segno di come la frutta friulana
sia molto apprezzata sui mercati globali. I mercati extra Unione
europea sono principalmente l'area Mediterraneo e Golfo Persico
ma anche India, Brasile e Canada (oltre il 70% delle vendite); a
seguire l'ltalia e gli altri Paesi dell'Ue. In questo quadro è
aumentata anche la remunerazione per i soci, i quali ora hanno
una redditività lorda di 30 mila euro ad ettaro. Cifre che si
riverberano sull'occupazione: la cooperativa ha raddoppiato i
suoi occupati in 4 anni, arrivando a 80 persone, alle quali si
aggiungono un centinaio di persone in più al lavoro nelle
campagne dei soci.
Durante l'assemblea è stata sottolineata la validità del processo
di integrazione tra le due realtà e gli importanti lavori
dell'ultimo anno, quali il cambio della macchina cernitrice per
le mele e la realizzazione di 5 nuove celle per il prodotto
pre-calibrato e confezionato a Spilimbergo mentre a Rauscedo,
dove si concentreranno diversi investimenti nei prossimi anni, si
è provveduto all'adeguamento della macchina cernitrice per il
kiwi. È stato anche installato a Spilimbergo un impianto
fotovoltaico della capacità di kWp 497,94, così da aumentare
l'autoconsumo proseguendo nel processo di sostenibilità.
Un altro dato rilevante è la capacità di conservazione, pari ai
260 mila quintali di frutta, fra le due sedi, fondamentale per
contenere i nuovi volumi della cooperativa dopo l'impianto di
nuovi frutteti, con una produzione che nella raccolta 2024, in
conclusione in questi giorni, si attesterà su 220 mila quintali
di mele e 13 mila di kiwi.
ARC/LP/al