L'esponente della Giunta in commissione comunale. Le nascite
garantite da nosocomio di Pordenone
San Vito al Tagliamento, 25 nov - "L'ospedale di S. Vito al
Tagliamento non è in discussione e la sua funzione nell'ambito
del Friuli Occidentale come struttura spoke sarà quello di
garantire le urgenze in relazione con il nosocomio hub di
Pordenone".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi
nel corso della seduta della 2. Commissione consiliare comunale
di San Vito al Tagliamento, alla presenza del sindaco Alberto
Bernava e del direttore generale dell'Azienda sanitaria del
Friuli Occidentale Giuseppe Toniutti. Nel suo intervento,
l'esponente dell'esecutivo ha risposto alle domande dei
commissari e illustrato le linee guida lungo le quali la Regione
si sta muovendo nell'ambito della gestione della sanità in Friuli
Venezia Giulia.
Facendo riferimento alla sospensione dell'attività del punto
nascita di San Vito, Riccardi ha spiegato qual è stato il
percorso che ha portato l'azienda ad assumere la decisione.
"Quell'atto - ha detto l'esponente della Giunta regionale - non è
stato frutto di una scelta politica ma dettata dalla sicurezza
delle cure da garantire alle partorienti e ai nascituri. Dai
professionisti che operavano in quel reparto è stato suonato il
campanello di allarme, dettato anche da una mancanza di personale
in grado di assicurare la qualità delle cure, nonostante
l'azienda abbia fatto tutto ciò che poteva e doveva per
scongiurare il pericolo".
Riccardi si è poi soffermato sulla necessità di focalizzare
l'attenzione sul cambiamento della domanda di salute in regione,
alla luce del quale si dovrà riorientare anche la risposta. "I
progressi della scienza e della ricerca, a cui si aggiungono le
sempre più moderne tecnologie, hanno portato ad un allungamento
della vita media delle persone mentre continuiamo a registrare un
'inverno demografico' con la continua diminuzione delle nascite.
Di fronte a questa situazione emergono nuove esigenze che si
devono tradurre in una nuova offerta, la quale non sempre potrà
andare ad aggiungersi a ciò che già esiste. Al contrario va
ripensato e governato un processo di cambiamento che porti con se
non solo una modifica del modello organizzativo ma anche alla
redistribuzione delle risorse a disposizione".
Di fronte ai tagli paventati dagli interventi dei commissari,
l'esponente della Giunta Fedriga ha ricordato invece l'aumento
delle risorse che la Regione ha stanziato nei capitoli della
Legge di Stabilità che prossimamente il Consiglio sarà chiamato
ad analizzare e approvare. "In Terza commissione - ha detto
Riccardi - abbiamo illustrato il capitolo di competenza della
Salute che può contare su oltre 3,560 miliardi di euro, con una
dotazione di ulteriori 185 milioni in più rispetto alla passata
finanziaria. Ciò significa che a mancare non siano le risorse ma
le competenze professionali da inserire nel nostro sistema, tema
questo che ha a che fare non solo con il Friuli Venezia Giulia ma
con l'intero Paese".
"Delle 13 strutture attive - ha concluso l'assessore regionale -
non prevediamo alcuna chiusura quanto invece una ridefinizione
dei singoli percorsi e delle attività da compiere all'interno
degli ospedali di rete, per essere in grado di rispondere al
meglio ai bisogni di salute delle persone. Per cui le unità spoke
vanno specializzate; in questo contesto San vito si dovrà
continuare ad occupare della gestione dell'urgenza mentre
Spilimbergo sulla lungodegenza, geriatria e riabilitazione. Per
quanto riguarda le nascite in questo territorio provinciale, il
compito verrà assolto dal nuovo ospedale di Pordenone, facendo
venire meno anche l'accordo transitorio che riguardava il privato
accreditato".
ARC/AL/gg