Ambiente: Scoccimarro, quasi 90 mln per opere sicurezza Torre e Isonzo

Oggi a Udine il confronto con i sindaci dei Comuni attraversati dai due corsi d'acqua Udine, 25 nov - "La realizzazione del canale scolmatore del Cormor e la sistemazione delle arginature del Torre e Isonzo sono opere strategiche che rispondono a un obiettivo fondamentale: la messa in sicurezza idraulica del territorio del Friuli Venezia Giulia. Per questo abbiamo voluto confrontarci con i primi cittadini dei Comuni interessati prima dell'avvio dell'iter che porterà all'esecuzione di queste opere attese da tempo". Lo ha affermato oggi a Udine l'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro nel corso di un incontro con i sindaci degli enti locali attraversati dal Cormor, dal Torre e dall'Isonzo. "Per questi interventi, che riguardano aree abitate da oltre 300mila persone, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha messo a disposizione della Regione 80 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2021-2027, mentre l'Amministrazione regionale è pronta a investire ulteriori 9 milioni di euro per ridurre al minimo il rischio alluvioni". "Questi lavori - ha spiegato Scoccimarro - prevedono l'adeguamento e il potenziamento delle idrovore nei comuni di San Canziano d'Isonzo e di Staranzano e di diaframmatura dagli argini delle aste del torrente Torre e del fiume Isonzo nel tratto medio-basso del loro corso procedendo da valle verso monte". "Le opere previste permetteranno una drastica riduzione del rischio e vanno a rendere le aree urbanizzate attraversate da questi corsi d'acqua significativamente più protette da allagamenti per un tempo di ritorno di 100 anni previsti dal Piano di gestione rischio alluvioni (Pgra). Vengono infatti già considerate - ha aggiunto l'assessore - anche le ulteriori portate che verrebbero scaricate dallo scolmatore del Torrente Cormor". "Il progetto verrà realizzato nella forma della delegazione amministrativa dal Consorzio di bonifica pianura friulana in base a una apposita convenzione in via di approvazione da parte della Giunta che - ha rimarcato l'esponente della Giunta Fedriga - ha peraltro già individuato ulteriori 9 milioni di euro, portando il budget disponibile a 89 milioni. I lavori si svilupperanno nell'arco di 7 anni sulla base di uno specifico decreto del Servizio del suolo che ha approvato l'intero intervento". Nel corso dell'incontro è stato ricordato che la Regione è presente all'interno del comitato istituzionale permanente dell'autorità di Bacino distrettuale delle Alpi orientali che per legge è l'autorità deputata all'elaborazione e all'adozione dei Piani di sicurezza idraulica del territorio nel Triveneto. "Già il Piano stralcio per la sicurezza idraulica e successivamente il Piano di assetto idrogeologico (Pai) avevano individuato lo scolmatore del Cormor - ha ricordato Scoccimarro - come una delle opere necessarie per garantire la sicurezza idraulica del Friuli centrale". "Come quasi tutti i corsi d'acqua della Regione anche il Cormor si presenta come un corso d'acqua che in pochissimo tempo può diventare torrentizio, provocando danni notevoli - ha sostenuto l'assessore in conclusione -. La progressiva urbanizzazione delle sponde del fiume nella zona nord di Udine ha provocato da un lato il restringimento di alcune aree dell'alveo ma soprattutto un ulteriore carico idraulico". ARC/RT/gg