Il vicegovernatore in visita al museo di Fagagna per i trent'anni
della fondazione. "In Stabilità confermeremo contributi per
piccoli musei"
Pordenone, 23 nov - "Cjase Cocél e la storia che qui è
racchiusa rappresentano al meglio quella che è una caratteristica
dei nostri paesi, cioè il profondo spirito della comunità. Un
luogo magico, oltre che un museo, perché ci sono oggetti storici
che ricordano il lavoro passato, ma soprattutto perché c'è il
lavoro di tante persone che volontariamente si prendono cura di
questo luogo tramandando un messaggio importante alle giovani
generazioni".
Lo ha detto oggi pomeriggio il vicegovernatore della Regione con
delega alla Cultura, Mario Anzil, durante la visita - compiuta
con il sindaco Daniele Chiarvesio e la giunta municipale - a
Cjase Cocèl, il Museo della vita contadina di Fagagna in
occasione del trentesimo anniversario di fondazione.
Un'occasione, per il vicegovernatore di incontrare anche il
gruppo di volontari del museo e dell'adiacente ecomuseo "Il
Cavalir", Ecomuseo della gente di collina.
Cjase Cocèl è un'istituzione che si occupa di studiare,
conservare, valorizzare e presentare la memoria collettiva di una
comunità. Infatti, nel lungo periodo di preparazione del museo,
accanto al restauro e alla catalogazione degli oggetti, è stata
curata in particolare la memoria storica, attraverso i ricordi e
le esperienze vissute dagli anziani e di chi, in prima persona,
aveva vissuto quel tempo. Particolare attenzione è rivolta, oltre
alla storia del lavoro contadino, anche alla memoria dei vecchi
mestieri, con uno spazio dedicato anche all'apicoltura storica,
unico esempio in Friuli Venezia Giulia.
"È importante - ha aggiunto il vicegovernatore - in un'epoca come
questa in cui, per la prima volta nella storia dell'uomo, capita
che i ragazzi sappiano più dei vecchi attraverso le nuove
tecnologie. Ciò non è mai accaduto, poiché nella storia sono
sempre stati gli anziani a trasmettere il sapere e la memoria ai
giovani. Diventa molto pericoloso quando il sapere degli anziani
rischia di non essere più considerato un valore e una risorsa.
Grazie invece a luoghi come questo - ha sottolineato Anzil - il
sapere e la memoria possono essere non solo conservate ma anche
diffuse e tramandate. È giusto che i giovani conoscano,
l'abilità, i sacrifici e le sofferenze delle generazioni
precedenti e questo luogo offre questa importante opportunità".
Ringraziando tutti i volontari impegnati nel polo museale di
Fagagna, il vicegovernatore ha evidenziando: "Confermo che i
finanziamenti da parte della Regione di cui avete potuto disporre
negli ultimi anni proseguiranno anche negli anni a venire. Anzi -
ha annunciato Anzil - in attesa della riforma del sistema dei
musei, abbiamo previsto, nella prossima legge di Stabilità di
dicembre, una serie di contributi per la rete dei piccoli musei
della regione. E una realtà decisamente meritevole come la vostra
potrà utilizzare le risorse che saranno stanziate".
ARC/LIS/ma