L'assessore Roberti al conferimento del Premio Barcola allo
storico esponente della diocesi triestina
Trieste, 23 nov - "Don Ettore Malnati lascia nella nostra
città, e in particolare nel rione della comunità di Nostra
Signora di Sion, qualcosa che prima non c'era: una sana atmosfera
di famiglia che ha accompagnato generazioni di triestini".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alle Autonomie
locali Pierpaolo Roberti in occasione del conferimento del Premio
'Barcola' 2024 a monsignor Ettore Malnati, figura storica della
diocesi triestina che, per raggiunti limiti di età, dopo quasi
cinquant'anni di sacerdozio lascia la Comunità di Nostra Signora
di Sion e la città di Trieste per fare ritorno nella sua terra di
origine in provincia di Varese.
Tra i vari passaggi della sua carriera sacerdotale, don Ettore
Malnati è stato l'ultimo segretario particolare del vescovo
Antonio Santin e successivamente ha assunto anche l'incarico di
vicario diocesano per la Cultura. Malnati è stato inoltre
delegato vescovile per il Servizio delle cause dei santi e
consulente della Santa Sede per la stesura dei discorsi degli
ultimi tre Papi.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, don Malnati
in questi cinquant'anni ha rappresentato una figura di spicco
della città di Trieste, diventando un punto di riferimento non
solo in ambito religioso, ma anche in quello culturale e sociale.
L'assessore ha inoltre ricordato la capacità di don Malnati di
creare una speciale empatia grazie alla schiettezza e all'uso di
un'ironia mirata a comunicare spesso messaggi di profonda
riflessione.
"Anche nella mia storia personale e della mia famiglia - ha
affermato Roberti - don Ettore ha avuto un ruolo importante e per
questo mi sento di dire che si tratta di un riconoscimento
meritatissimo che, vista la folta presenza in sala, coinvolge
l'esperienza di tante altre persone".
Hanno preso parte alla cerimonia che si è svolta nel Palazzo
della Regione di piazza Unità d'Italia, tra le altre autorità,
oltre all'assessore Roberti, anche l'assessore regionale alla
Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro e i sindaci Roberto
Dipiazza (Trieste) e Paolo Polidori (Muggia).
ARC/GG/ma