ATTIVITA' PRODUTTIVE: CIRIANI, LE NUOVE PRIORITA' DEL FRIE

Trieste, 01 apr - Ritorno occupazionale, trasferimento della sede fiscale delle imprese in Friuli Venezia Giulia e, contro ogni delocalizzazione, il mantenimento degli investimenti fatti sul nostro territorio per almeno 7 anni. Saranno queste, d'ora in poi, le priorità per l'accesso delle aziende al Frie, il Fondo di rotazione per le iniziative economiche gestito dalla Regione al di là del suo bilancio e dotato di una disponibilità, al momento attuale, di 1 miliardo di euro. Lo ha confermato oggi l'assessore alle attività produttive e vicepresidente della Regione Luca Ciriani, rilevando che il nuovo corso dato all'assegnazione dei finanziamenti è mirato alla "sostituzione cronologica degli investimenti con una concreta gestione di politica industriale". Inoltre, ha dichiarato Ciriani, per favorire le PMI il Frie potrà concedere contributi nella misura massima dell'80 per cento dell'investimento alle piccole e micro-imprese, mentre per le medie il contributo scenderà al 75 per cento e per le grandi al 65 per cento. Affiancato in conferenza stampa dal direttore regionale alle Attività produttive Antonella Manca, Ciriani ha ribadito il ruolo del Frie nello sviluppo del nostro tessuto imprenditoriale definendolo "la cassaforte per le iniziative economiche della Regione ed il vero polmone finanziario del Friuli Venezia Giulia". Ciriani ha ricordato le integrazioni effettuate al Fondo la scorsa estate, con le leggi anticrisi, ed i costanti rifinanziamenti (il prossimo ad essere deliberato dalla Giunta, ha detto, sarà di 40 milioni di euro) che garantiscono al Frie un riciclo finanziario continuo anche se i mutui (assegnati ad un tasso che non supera il 2%) sono stati prolungati da 5 a 7 anni per un importo massimo mutuabile di 20 milioni (il minimo è di 250 mila euro). "Lo scorso anno il Frie ha sostenuto 250 milioni di investimenti che sono serviti ad un'azione di difesa delle aziende" ha continuato l'assessore, spiegando che ora però il Governo regionale, d'intesa con il Comitato di gestione del Fondo presieduto dal professor Bruno Tellia, intende privilegiare un disegno concreto di politica industriale. Da ciò la decisione di privilegiare quei progetti che garantiranno occupazione, contribuiranno ad incrementare il gettito fiscale in Friuli Venezia Giulia e serviranno a consolidare il substrato produttivo del territorio, "per oltre il 90 per cento formato attualmente - ha ricordato Ciriani - da piccole, piccolissime e medie imprese". ARC/LVZ