4 ML. EURO PER DANNI AI PRIVATI

Pordenone, 25 mar - Quattro milioni di euro, sui 10 disponibili, sono stati concessi dal dipartimento nazionale di Protezione civile alla Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia per interventi a favore dei privati (cittadini e imprese) colpiti dagli eventi calamitosi del maggio e giugno 2009. Lo hanno annunciato oggi in un incontro svoltosi nella sede della Regione a Pordenone, il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, e l'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, che hanno incontrato i sindaci dei 14 Comuni che all'epoca subirono i danni. Si tratta di Comuni della fascia centrale del Friuli: 9 in provincia di Pordenone (Arzene, Aviano, Casarsa della Delizia, Cordenons, Pinzano al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Valvasone e Zoppola) e 5 in provincia di Udine (Bertiolo, Camino al Tagliamento, Codroipo, Coseano e Sedegliano). "In un momento così difficile per il Paese riuscire a ottenere 4 milioni dal Governo nazionale è stato un ottimo risultato. Devo ringraziare il sottosegretario Guido Bertolaso per l'attenzione ancora una volta dimostrata e naturalmente la nostra Protezione Civile regionale per l'impegno profuso nell'emergenza, per il lavoro svolto per la delimitazione dell'area colpita, per la presentazione degli atti al Governo e ora per la gestione di queste risorse" ha affermato il vicepresidente Ciriani. Da parte sua l'assessore Riccardi - che opererà come commissario delegato - ha ricordato l'attività svolta per la richiesta al Governo della dichiarazione di calamità naturale e quindi per l'ammissione ai benefici per il ristoro dei danni. "Abbiamo una disponibilità importante - ha detto - che abbiamo scelto di destinare ai privati, sia cittadini che imprese (con esclusione di quelle agricole, che seguono altri canali), evitando di disperdere le risorse in mille rivoli se avessimo compreso in questa partita anche le opere pubbliche danneggiate". Nell'occasione Riccardi ha anche ribadito che stante il forte calo di risorse regionali per la Protezione civile, questa struttura dovrà d'ora in poi provvedere solo agli interventi relativi alla pubblica incolumità. Con il decreto del 9 marzo 2010 - pubblicato sul BUR il 24 marzo - la Regione ha dettato le regole per poter ottenere i contributi per il ripristino di beni immobili e mobili di proprietà di privati e imprese danneggiati in conseguenza delle violente grandinate e trombe d'aria che hanno colpito le province di Pordenone ed Udine dal 22 maggio al 6 giugno 2009. Le modalità attuative si riferiscono separatamente ai ''privati'' e alle ''imprese'' anche se le procedure e le tempistiche previste per gli uni siano analoghe a quelle previste per gli altri. I Comuni, in veste di soggetti attuatori, svolgono l'istruttoria delle domande di contributo e provvedono all'erogazione dei contributi medesimi ai beneficiari, previa assegnazione dei fondi necessari da parte del commissario delegato (l'assessore regionale alla Protezione Civile) al Comune richiedente. I beni ammissibili a contributo sono le unità immobiliari e relative pertinenze catastali, nonché i beni mobili contenuti nei locali danneggiati, sulla base di quanto verificato e attestato dal Comune nell'ambito dell'attività istruttoria di competenza. Il limite massimo del contributo erogabile per il ripristino delle unità immobiliari è per i privati 60 mila euro (I casa), 30 mila euro (II casa) e 10 mila euro per unità non abitativa. Per le imprese 100 mila euro compresi i beni mobili, macchinari, attrezzature e scorte. Le percentuali massime sono pari al 75 per cento per i privati e il 70 per cento per le imprese. I beni mobili dei privati ammissibili sono: mobilio, arredi ed elettrodomestici e sono individuati nella domanda di contributo, ove se ne dichiara anche la precisa allocazione; sono esclusi i beni mobili registrati, le scorte di beni di consumo, le collezioni e i generi di lusso. Il limite massimo di contributo erogabile è determinato in 30 mila per la I casa, 15 mila per la II e 5 mila per le unità non abitative. La percentuale massima è pari al 75 per cento come per gli immobili. Le spese ammesse sono quelle per il riacquisto o la riparazione dei beni danneggiati. I beni mobili delle imprese ammissibili a contributo sono: mobilio, arredi, macchinari e attrezzature. Il limite massimo di contributo erogabile è unico per i beni immobili e mobili ed è pari a 100 mila euro; la percentuale massima è del 70 per cento. Le spese ammesse sono quelle per il riacquisto o la riparazione dei beni danneggiati. Sono ammesse a contributo anche le spese accessorie e le spese per la pulizia e lo smaltimento in discarica di detriti e materiali di risulta. Per quanto riguarda il procedimento: le domande di contributo sono compilate utilizzando la modulistica predisposta dalla Protezione civile e sono presentate al Comune, ove è ubicato l'immobile danneggiato entro 45 giorni a decorrere dal giorno successivo (dal 25 marzo 2010, quindi) alla pubblicazione sul BUR delle modalità attuative; entro 45 giorni dal predetto termine il Comune completa l'istruttoria delle domande ed entro i successivi 15 giorni invia alla Protezione civile l'ammontare complessivo della spesa ammissibile come risultante in esito alle istruttorie completate; entro 15 giorni dalla comunicazione, il commissario delegato individua il fabbisogno finanziario e determina le percentuali contributive applicabili, sulla base delle risorse disponibili; avviso di tale determinazione sarà pubblicato sul BUR. Entro 15 giorni dalla pubblicazione sul BUR i Comuni quantificano i contributi spettanti e adottano gli atti di concessione a favore dei soggetti aventi titolo, fissando anche il termine ultimo per la realizzazione degli interventi di ripristino e la presentazione della rendicontazione finale, termine non superiore a 12 mesi, salvo proroghe da concedersi su motivata richiesta del beneficiario; entro i successivi 10 giorni i Comuni chiedono l'assegnazione e il trasferimento dei fondi necessari per il riconoscimento agli aventi diritto; entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione di spesa il Comune, effettuati i necessari controlli e sopralluoghi, eroga il contributo spettante al beneficiario. ARC/NNa