ILLY, IN ITALIA SI SOTTOVALUTA L'AUMENTO DEI COSTI

Trieste, 27 dic - A livello nazionale si tende ancora a sottovalutare il fatto che il significativo aumento delle attese di vita comporta un accrescimento sensibile dei costi della sanitÖ e di quelli previdenziali. Lo ha sostenuto il presidente della Regione, Riccardo Illy, intervenendo, nei giorni scorsi, all'assemblea dell'Ordine dei medici della provincia di Trieste. Spiegando come più si spende per la salute, più si allunga la vita attesa e di conseguenza, maggiore diviene anche la spesa per la parte previdenziale, Illy ha evidenziato che in tutta Italia i costi per la salute stanno crescendo in maniera sensibilmente superiore rispetto all'aumento del prodotto interno lordo del sistema paese. Una dinamica alla lunga insostenibile. Tuttavia al momento nessuno sta facendo nulla per risolvere un problema di cui abbiamo giÖ oggi segnali chiarissimi e che diventerÖ evidente da qui a 10-15 anni. Nella maggioranza delle regioni infatti - ha ricordato il presidente - si assiste ad una crescita del costo della salute intorno al 7-8 per cento annuo. Fa eccezione proprio il Friuli Venezia Giulia, il cui dato ß intorno al 4 per cento. E questo anche grazie al fatto che, con l'obiettivo di rendere sostenibile il costo della salute, l'amministrazione regionale ha giÖ affrontato alcune riforme importanti. E altre si appresta a fare. Si tratta, ha ricordato Illy, dell'istituzione di un centro servizi condivisi, che mira a raggiungere risparmi senza compromettere la qualitÖ dei servizi offerti ai cittadini, e dell'istituzione di due aziende ospedaliero-universitarie, prima a Trieste, poi a Udine. E l'anno prossimo si interverrÖ anche sul numero di aziende territoriali, per ridurre i costi amministrativi in modo da avere più risorse disponibili per i servizi sanitari veri e propri, ed anche per coinvolgere maggiormente con obiettivi qualitativi e di spesa i responsabili delle aziende stesse. Illy ha quindi spiegato che la Regione ha in mente una sanitÖ che si sviluppa su quattro livelli. La medicina generale e di base, da valorizzare ulteriormente, anche investendo di più in termini di formazione, attrezzature, facilitazione all'associazione. Gli ospedali, che sempre più dovranno trattare solo i malati acuti. L'assistenza sul territorio, che si sta incrementando, anche rendendo sempre più adeguati i posti letto nelle RSA. Ed infine l'assistenza domiciliare, giÖ buon livello in alcune aree della regione, meno in altre dove certe lamentele dei cittadini appaiono comprensibili. Solo organizzandosi su questi quattro livelli, ottimizzando il funzionamento di ciascuno, si riuscirÖ a tenere sotto controllo la dinamica dei costi, ha concluso il presidente Illy, non senza porre l'accento su altri tre aspetti: la necessitÖ dell'appropriatezza delle prescrizioni; l'impegno a favorire le modifiche che nuove tecnologie e nuove tecniche, come il day surgery, comportano; ed infine una incisiva azione sul piano della prevenzione. ARC/COM/GB