L'assessore ieri sera a Trieste alle celebrazioni del
cinquantenario dell'Istituto di ricerche, presente il vicepremier
Arcon
Trieste, 15 nov - "Lo Slori rappresenta un punto di riferimento
non solo per la comunità slovena ma per quell'ampio processo di
piena integrazione che si è quasi completamente realizzato nel
senso del riconoscimento e della valorizzazione del pluringuismo
regionale e della connessione con un Paese vicino e amico come la
Repubblica di Slovenia".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Autonomie locali
Pierpaolo Roberti che ieri sera ha preso parte al Teatro stabile
sloveno di via Petronio a Trieste alle celebrazioni dei 50 anni
dello Slori, l'Istituto sloveno di ricerche - Slovenski
raziskovalni intitut. Alla manifestazione, imperniata sulla
relazione della presidente Sara Brezigar, è intervenuto anche il
vicepremier e ministro per gli Sloveni all'estero e per i
rapporti con le comunità autoctone dei Paesi confinanti Matej
Arcon.
Roberti, che ha portato il saluto del governatore Massimiliano
Fedriga, ha ricordato i molti progetti transfrontalieri che hanno
visto la collaborazione di Slori, tra cui in particolare il Cross
Term, e il ruolo da protagonista che l'Istituto avrà nella
conferenza regionale sulla tutela della minoranza slovena che ci
celebrerà nel 2025, anno in cui - ha osservato l'assessore - Nova
Gorica Gorizia capitale europea della Cultura rappresenterà un
appuntamento fondamentale. "Oggi - ha osservato Roberti -
possiamo guardare al futuro con occhi diversi, lasciandoci
definitivamente alle spalle quella linea di demarcazione, il
confine, che in passato ha tanto ferito".
Alla serata al teatro di via Petronio hanno preso parte anche
rappresentanti della componente linguistica friulana con il
presidente dell'ARLeF Eros Cisilino, "segno che - ha concluso
Roberti - il lavoro sinergico fatto tra le comunità linguistiche
della nostra regione è sentito e apprezzato".
ARC/PPH/ma