(ACON) Trieste, 30 ott - Impegna la Giunta a rafforzare le
campagne di informazione e di educazione per sensibilizzare in
particolare i giovani sull'importanza della prevenzione dell'uso
di droghe e alcol, definiti piaghe sociali, la mozione 80
approvata all'unanimità dal Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia.
"Il consumo di sostanze stupefacenti rappresenta una grave
minaccia per la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini,
perché trascende i confini della sfera individuale", ha
sottolineato il primo firmatario, Roberto Novelli. Illustrando la
mozione, il consigliere di FI si è soffermato sulla diffusione di
queste sostanze tra i giovani. "Dalla Relazione annuale al
Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze emerge che, nel
2023, il 39% della popolazione studentesca tra i 15 e i 19 anni
ha assunto droga almeno una volta. L'eroina rimane il narcotico
più diffuso, ma emergono nuove sostanze: oppioidi sintetici come
il fentanyl o la xilazina, un potente sedativo veterinario
conosciuto come Zombie drug. Di rilievo - ha concluso Novelli -
anche gli esiti degli screening sui lavoratori: nel 2023 su 3.500
controlli, 147 hanno dato esito positivo per uso di droghe
rispetto ai 119 dell'anno precedente".
Una problematica reale, che chi fa politica deve affrontare,
anche secondo i consiglieri di opposizione, pur con qualche
distinguo.
"Ricordo che una sentenza della Corte costituzionale ha detto no
all'equiparazione tra droghe leggere e droghe pesanti - ha
argomentato Serena Pellegino (Avs) -. Il proibizionismo voluto
dalla legge Fini-Giovanardi ha avuto come unico effetto quello di
riempire le carceri. Né i traffici illegali, né la domanda di
stupefacenti sono diminuiti. La norma nazionale che prevede la
messa al bando della cannabis, va contrastata, perché la guerra
alle droghe non si fa più con il proibizionismo, ma attraverso la
riduzione del danno, mettendo a disposizione di chi è in
difficoltà un supporto medico e piscologico adeguato".
La necessità di implementare i servizi presenti sul territorio
rendendoli più specifici per gli adolescenti, è stata
sottolineata da Rosaria Capozzi. "Molti giovani provano a
superare le difficoltà dell'adolescenza sperimentando alcol e
droghe - ha spiegato la consigliera del M5S -. Servono percorsi
educativi e norme che regolamentino l'assunzione anche di alcol e
nicotina".
Della stessa opinione Furio Honsell, che ha avrebbe voluto una
mozione più incisiva che comprendesse anche altre dipendenze,
come da tabacco e sigarette elettroniche. Dal consigliere di Open
Sinistra Fvg è giunto inoltre l'invito a puntare sulla Peer
Education (educazione tra pari), che vede in campo giovani
educatori, per rendere più efficaci le campagne di
sensibilizzazione.
C'è bisogno di un insieme di azioni da inserire in un contesto
più ampio legato al disagio giovanile, secondo Manuela Celotti
(Pd), "un tema che abbiamo più volte cercato di portare
all'attenzione dell'Aula". Per la dem servono "delle équipe di
contatto in strada e la riattivazione dei Piani di zona con il
coinvolgimento del terzo settore. E' una mozione importante, che
spero possa aprire ragionamenti ulteriori anche su altre
dipendenze come il gioco d'azzardo", ha concluso la dem.
Guarda alla prevenzione, la consigliera Laura Fasiolo (Pd). "Le
situazioni di disagio devono essere intercettate prima che
sfocino nell'uso di sostanze stupefacenti. Ecco perché va
supportata la scuola, sin da quella dell'infanzia con la presenza
di uno psicologo, e potenziati i consultori, che ora funzionano a
macchia di leopardo".
"Mozione condivisibile, ma con un approccio diversificato tra
droghe leggere e pesanti - ha detto Enrico Bullian (Patto per
l'Autonomia - Civica Fvg) -. Il proibizionismo non serve, io sono
per percorrere altre strade".
Via libera dunque dall'Aula all'unanimità alla mozione, con una
modifica al testo iniziale richiesta dell'assessore alla Salute,
Riccardo Riccardi, che ha evidenziato come la Regione già operi
come indicato dalla mozione. Ecco che la richiesta avanzata è
ststa di "proseguire" nelle azioni finalizzate al contrasto delle
dipendenze in sinergia con le realtà del territorio.
ACON/AA-rcm