(ACON) Trieste, 30 ott - "Il Fvg non può esimersi
dall'esprimere il suo ruolo centrale nell'educazione alla pace e
all'interculturalità, tutti noi non possiamo esimerci
dall'esprimere grave preoccupazione per la recente esercitazione
fra mar Baltico e Nero di sottomarini nucleari e missili
intercontinentali Russi. E anche per questo troviamo giusto
riscrivere i Piani di emergenza in caso d'incidente nucleare alla
base di Aviano e al porto di Trieste".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali Laura Fasiolo,
Francesco Martines e Massimo Mentil (Pd) intervenendo nel
dibattito sulla mozione "No al nucleare militare in Friuli
Venezia Giulia, si a una nuova legge per la pace regionale".
"Non possiamo non esprimere preoccupazione per la presenza di
armi nucleari, che parrebbe, secondo la vulgata comune,
stazionino alla base di Aviano. Soprattutto Italia ed Europa -
proseguono i dem -, e l'intera comunità internazionale, devono
perseguire la fine di tutti i conflitti eliminando la minaccia
del nucleare; le esercitazioni svolte sul Friuli Venezia Giulia
aprono a preoccupazioni riguardo a scenari già visti nella vicina
Bosnia ed Erzegovina".
E ancora, ribadiscono, "vanno rivisti i piani di emergenza
nucleare, secretati o risalenti a vent'anni fa, di cui sia una
direttiva europea e sia una legge nazionale richiedono la
riscrittura e la divulgazione alla popolazione. La Regione
persegua davvero una politica attiva di pace e dialogo con tutti
i popoli e si faccia promotrice della cooperazione
internazionale, del ripudio della guerra e di ogni tipo di arma
di distruzione di massa", conclude la nota.
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