(ACON) Trieste, 30 ott - Interrogazioni a riposta immediata, in
apertura di seduta del Consiglio regionale, a cominciare da
quelle rivolte all'assessore a Infrastrutture e Territorio,
Cristina Amirante.
Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha portato
all'attenzione la questione del progetto di riqualificazione
della strada provinciale 14, nel tratto di via Pedrina in Comune
di Azzano Decimo, chiedendo di definire le tempistiche dei lavori
previsti. Amirante ha spiegato che la messa a regime degli
interventi interessati richiede tempi tecnici. Inoltre, essendo
intervenuta una nuova norma per la classificazione delle strade
in ambito urbano ed extraurbano che interessano Azzano Decimo, è
stato chiesto un supplemento di indagine da parte degli uffici.
L'esponente dei civici, non soddisfatto della risposta, ha posto
l'accento sui tempi impiegati: "Per altre opere, evidentemente la
Regione ha tempi diversi".
Al quesito posto da Simona Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg) sulle difficoltà nella fruizione del trasporto pubblico
locale da parte di persone con disabilità sulla tratta
Porpetto-Latisana, con molti passeggeri in piedi durante il
tragitto, l'assessore ha risposto che il problema nasce dalla
mancanza di orari definiti da parte delle scuole, in avvio di
anno scolastico. "La Regione - ha detto - si impegna a vigilare
affinché il servizio sia migliorato e i passeggeri con fragilità
trovino posto".
"I Consigli di amministrazione delle Ater saranno rinnovati a
breve scadenza, si trovano in regime di prorogatio nei termini
previsti dalla norma": questa la risposta all'interrogazione di
Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) sul mancato
rinnovo dei Cda delle Ater. Ammirante ha inoltre chiarito che la
nuova norma richiede ulteriori accertamenti sui curricula dei
candidati, al vaglio degli uffici preposti. Non soddisfatta della
risposta, Massolino ha affermato che "non si è mai verificato un
tale ritardo nella storia delle Ater: non vorremmo che, in
realtà, si trattasse di tensioni interne alle forze politiche di
Maggioranza a causarlo".
Diego Moretti (Pd) ha interrogato la Giunta sul servizio di
collegamento tra gli istituti solastici con diversi Comuni
dell'Alto Isontino e Bassa Friulana orientale, che "andrebbe
migliorato e potenziato". L'assessore, ribadendo la necessità di
avere comunicazioni certe sugli orari da parte delle scuole, ha
comunicato l'istituzione di un tavolo di lavoro tra i soggetti
interessati per l'ottimizzazione del servizio. Il capogruppo del
Pd si è quindi dichiarato soddisfatto, auspicando
un'ottimizzazione nell'attività di trasporto pubblico locale per
le scuole.
"La Regione non ha ricevuto alcuna richiesta di supporto
economico da parte del Comune di Trieste per il progetto
dell'ovovia, quindi non ha risposte da dare in merito": così la
replica di Amirante all'interrogazione del dem Francesco Russo
sulle intenzioni della Giunta alla luce del ritiro del
contributo, nell'ambito del Pnrr, all'iniziativa per la cabinovia
nel capoluogo regionale. Amirante ha anche sottolineato che "il
Tpl, a seguito di valutazioni tecniche, non ha rilevato
contrarietà alla fattibilità del progetto".
Il consigliere si è ritenuto non soddisfatto dalla risposta, che
ha definito essere segnale di "imbarazzo da parte dell'Esecutivo
regionale".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha
presentato l'interrogazione sullo stato dei progetti portati
avanti con l'Austria per il passo Monte Croce Carnico, a seguito
dell'incontro tra le parti di recente. L'assessore, ricordando
l'illustrazione alle delegazioni delle tre soluzioni per la
variante di valico (avvenuta presso il Mimit), ha affermato la
necessità di valutare ogni possibilità con il coinvolgimento dei
territori. Moretuzzo, dichiarandosi non soddisfatto, ha definito
la situazione "di grave criticità", chiedendo di arrivare quanto
prima alla definizione di un progetto da adottare.
In chiusura dei suoi interventi, Cristina Amirante, rispondendo
per conto dell'assessore Alessia Rosolen ad Andrea Carli (Pd)
sulla misura di sostegno per i giovani che rientrano a lavorare
in territorio regionale, ha parlato di 159 domande presentate in
tre anni per un ammontare totale di 320mila euro, ricordando che
sono previsti ulteriori aiuti ai nuclei famigliari con minori.
Carli ha espresso la propria insoddisfazione, considerando
"queste misure finanziarie assolutamente inadeguate per rendere
attrattivo il territorio per i giovani: c'è bisogno di rivedere
la norma Talenti Fvg che prevede questi sostegni ai giovani".
1 - segue
ACON/MV-rcm