Trieste, 08 mar - E' "Better together" (insieme è meglio) lo slogan dell'International Desk di Gorizia, evento di riflessione ed avvio per lo sviluppo delle condizioni indispensabili all'evoluzione sociale ed economica dell'area Adriatico-Balcanica.
"Più che uno slogan vorrei diventasse un modo di operare" ha detto l'assessore regionale alle Relazioni comunitarie ed internazionali Federica Seganti nel suo intervento a conclusione dei lavori della mattinata.
L'assessore Seganti ha quindi sottolineato l'importanza della progettualità e della cooperazione in tempi di crisi economica ed ha evidenziato la necessità di passare dai rapporti bilaterali ad una interazione multilaterale per cogliere le opportunità messe a disposizione dalla programmazione comunitaria 2013 - 2020.
Ringraziando Informest e Finest per la collaborazione data alla realizzazione dell'International Desk, Seganti ha sottolineato quindi l'importanza di un impegno iniziato nel 2007 ed evidenziato le radici storiche del ruolo del Friuli Venezia Giulia, ed in particolare dell'Isontino e di Trieste, nei confronti dei Balcani.
"Negli anni della cortina di ferro ci vantavamo per la permeabilità dei nostri confini" ha detto, ricordando il contributo dato dalle comunità slovena, croata e serba "all'arricchimento culturale della regione" e notando come "oggi non basti più la posizione geopolitica a sancire un ruolo, ma occorre un'azione da condividere con più partner".
L'assessore Seganti ha quindi parlato dell'impegno del governatore della Regione Renzo Tondo in qualità di presidente della Comunità di Alpe Adria, rilevando che le macroregioni possono svilupparsi solo attraverso rapporti multilaterali e multesettoriali.
Solo così, ha indicato, è possibile avere l'incisività dell'azione di lobby politica necessaria a cogliere le opportunità che deriveranno dai finanziamenti europei nei settori delle infrastrutture e dell'energia, al centro, con la finanza ed il settore assicurativo, del Forum di Gorizia.
Numerosi gli accordi, i protocolli e le intese già stipulati dalla Regione con l'area adriatico-balcanica.
L'assessore Seganti, notando come ciò abbia già prodotto diversi progetti di cooperazione territoriale nei settori dell'energia, dei trasporti, dell'accessibilità e dell'innovazione, ha citato tre protocolli sottoscritti con la Serbia, compreso quello con la regione della Vojvodina, uno con la Bulgaria, uno con l'Albania, tre intese con altrettante Contee della Romania e altre tre con altrettante Contee della Croazia, una con il Cantone di Sarajevo della Federazione di Bosnia, una con la Repubblica Srpska di Bosnia, una con la regione di Kaliningrad, una con la regione della Vjsocina della Repubblica Ceca.
Inoltre, ha detto l'assessore Seganti, nell'ambito del programma IPA Adriatico il Friuli Venezia Giulia è capofila di 22 progetti, compresi due progetti strategici di cui uno nel settore dei trasporti marittimi integrati con le piattaforme intermodali e uno sull'energia, mentre nell'ambito dei programmi Central Europe e South Est Europe la Regione è capofila di 8 progetti che per oggetto hanno innovazione, accessibilità ed ambiente.
Infine Federica Seganti ha ricordato il Programma Italia/Slovenia 2007-13, ed il programma Italia-Austria 2007-20013, spiegando che nel primo caso la Regione partecipa a 13 progetti strategici finanziabili (la graduatoria sarà pubblicata a breve), di cui due riguardano i settori infrastrutture e trasporti; nel secondo il Friuli Venezia Giulia ha presentato una proposta, largamente condivisa dai partner di Programma, nel settore del trasporto su rotaia, 3 nel settore dell'energia, 1 sull'ambiente e 2 per l' innovazione.
Dopo aver moderato la prima parte del Forum, il giornalista Lucio Caracciolo ha tratto le fila partendo proprio dall'intervento della Seganti.
"Questa è un'iniziativa coraggiosa - ha detto Caracciolo - e, con lo slogan "better togheter", in controtendenza con la regola never togheter della Ue".
Caracciolo ha sottolineato "il degrado del processo integrativo" in ambito comunitario e, riallacciandosi alle dichiarazioni dell'assessore, ribadito che "quando non ci sono i soldi c'è bisogno di idee e progetti".
Prima dell'assessore avevano preso la parola, descrivendo l'attività portata avanti dalle istituzioni di cui sono ai vertici, i segretari generali dell'IAI, Alessandro Grafini, e dell'Ince, Gerhard Pfanzelter.
Quest'ultimo ha ringraziato l'Italia per il forte contributo finanziario dato all'azione dell'Ince nei 18 Paesi che compongono l'Iniziativa centro-europea, confermando che uno degli obiettivi dell'Ince è "lo sviluppo dell'area adriatico.balcanica come sistema economicamente integrato di macroregioni".
A sua volta Grafini aveva indicato nell'omogenietà dell'area al centro del Forum un obiettivo da raggiungere. "L'Europa ha riconosciuto la macroregione baltica ed ora - ha detto Grafini - dall'Iniziativa centro europea deve nascere una strategia danubiana che porti alla realizzazione della macroregione adriatico-balcanica".
ARC/LVZ