Trieste 1954: Roberti, città che unisce italianità con visione europea

L'assessore ha partecipato agli eventi pomeridiani per il 70° del ritorno di Trieste alla Patria Trieste, 26 ott - "La testimonianza offerta oggi, non solo dalle istituzioni, ma anche dalle associazioni e soprattutto dalle molte persone che hanno celebrato questa giornata partecipando agli eventi organizzati per il 70° del ritorno di Trieste all'Italia, è la prova di quanto questo territorio viva la propria storia ricordando e onorando la memoria di coloro che lottarono e si sacrificarono per dare un futuro di libertà e di italianità alle città". Lo ha detto oggi l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti a margine degli eventi a cui ha partecipato nella ricorrenza della seconda redenzione di Trieste, tra cui il concerto nella sala del Consiglio comunale della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli, l'accensione del tripode celebrativo nello suggestivo scenario della Scala Reale antistante piazza Unità d'Italia e il concerto della Fanfara dei Bersaglieri San Donà. Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, la Trieste di oggi pur nelle difficoltà del momento storico, contraddistinto dall'incertezza generata prima dalla pandemia e poi dai conflitti, ha saputo mantenere e accrescere un dinamismo che l'ha portata a diventare centrale per l'Italia da un punto di vista economico ma anche geopolitico. "Questa città - ha detto ancora l'assessore - ha saputo crescere ricoprendo un ruolo internazionale che le viene riconosciuto anche grazie alle relazioni transfrontaliere. Allo stesso tempo ha conservato quel sentimento che la lega alla Patria, rinnovandolo all'insegna del dialogo e della collaborazione con i Paesi vicini acquisendo quel ruolo di crocevia di popoli e di merci strategico per tutta la comunità nazionale". ARC/GG/pph