Eventi: Zilli, Forum di Mitteleuropa ha anticipato la storia

L'assessore a Udine alla giornata per il 50. di fondazione dell'associazione: dalle antiche origini cristiane a Gorizia e Nova Gorica oggi al centro dell'Europa Pordenone, 26 ott - "I valori e i progetti dell'associazione Mitteleuropa lungo questi cinquant'anni sono stati decisamente visionari e lungimiranti e proprio per questo rivestono oggi un'importanza cruciale per il ruolo strategico che il Friuli Venezia Giulia ha assunto in questi ultimi anni, in particolare dopo il 1989 e dopo l'allargamento dell'Unione europea, proprio al centro dell'Europa e nelle relazioni con i Paesi balcanici e dell'est europeo. Un ruolo che la nostra regione, caratterizzata da identità plurali che da sempre convivono, ha potuto esercitare proprio perché affonda le proprie radici comuni cristiane che derivano dall'antica Chiesa di Aquileia". Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, partecipando alla giornata dedicata al Forum per il 50 anniversario dell'Associazione Mitteleuropa - presieduta dal co-fondatore Paolo Petiziol, che Zilli ha ringraziato "per aver preso per mano un sogno e averlo trasformato in linfa vitale per la tutta la nostra comunità regionale" - e del progetto "Un sogno senza confini". Il Forum - che si è tenuto nella sede della Fondazione Friuli a Palazzo Antonini-Stringher a Udine - ha registrato negli anni una partecipazione sempre maggiore di autorità diplomatiche, istituzionali, culturali ed economiche per portare in Friuli Venezia Giulia esperienze e proposte concrete per la Mitteleuropa e per ampliare la collaborazione con Paesi dell'area. "L'associazione - ha aggiunto Zilli - è nata in un'Europa ancora divisa in due dalla cortina di ferro, con l'obiettivo di promuovere il dialogo culturale, economico e sociale tra i paesi centro-europei. Una grande intuizione in un momento storico in cui le divisioni che sembravano insuperabili rendevano i rapporti e progetti molto difficili, se non impossibili. Ma Mitteleuropa, intrecciando relazioni diplomatiche e intensificando la cooperazione in Europa ha dimostrato che niente è impossibile. Attraverso il dialogo, la diplomazia e l'amicizia tra i popoli e la ricerca delle radici e delle identità che superano i confini, nulla è impossibile". "La testimonianza - ha proseguito l'esponente della Giunta regionale - che quei progetti e quelle intuizioni, che spesso hanno saputo anticipare la storia, è oggi evidente nella scelta di Gorizia e di Nova Gorica come Capitale europea della cultura 2025: una sfida che la Regione sta giocando con grande entusiasmo e con grande impegno, non solo finanziario, proprio perché convinti che si stia giocando una sfida fondamentale per il futuro del nostro territorio". "Siamo impegnati come Regione - ha sottolineato l'assessore - a sviluppare queste relazioni anche attraverso i progetti e i fondi dei Programmi europei che vedono il Friuli Venezia Giulia coinvolta in azioni comuni con la Slovenia e con la Croazia. L'obiettivo è rendere la nostra regione sempre più fulcro per le relazioni strategiche in particolare con i Paesi centro-europei e con i Balcani occidentali, a partire dal progetto ormai avviato per rendere Gorizia il punto di riferimento delle città transfrontaliere di tutta Europa che pone il Friuli Venezia Giulia come cerniera e crocevia europeo strategico per l'Italia". ARC/LIS/pph