Il vicegovernatore a Gorizia all'inaugurazione dell'esposizione
dedicata al poeta che visse la Grande Guerra
Pordenone, 25 ott - "La Regione si complimenta con questo
progetto che è molto affascinante e ambizioso e che si inserisce
tra i molti eventi di GO!2025 con un ruolo di primo piano,
segnando un po' l'inizio di un lungo percorso che ci porterà in
questa straordinaria esperienza che ci apprestiamo a vivere e che
vede Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura 2025.
Evento all'insegna della nostra visione della cultura che
interpreta le frontiere come momento di apertura, confronto,
rispetto reciproco e crescita proprio partendo dalle grandi
sofferenze e dalle lacerazioni che il nostro confine orientale ha
vissuto, in particolare nella storia del Novecento".
Lo ha detto questa sera il vicegovernatore con delega alla
Cultura, Mario Anzil, a Gorizia durante l'inaugurazione della
mostra "Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l'anima del mondo.
Poesia pittura storia" al Museo di Santa Chiara.
L'esposizione - promossa dalla Regione con i Comuni di Gorizia e
Monfalcone e curata da Marco Goldin - unisce storia, pittura,
letteratura, territori della Grande Guerra e insieme
all'esposizione "Da Boccioni a Martini: Arte nelle Venezie al
tempo di Ungaretti sul Carso, allestita alla Galleria comunale
d'arte contemporanea di Monfalcone, è parte di un unico progetto
pensato per Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura
2025. Dodici pittori selezionati per il progetto, dopo aver
trascorso del tempo sul Carso conoscendo i luoghi di Ungaretti e
approfondendo i suoi testi, hanno realizzato opere di grande
personalità e sensibilità, in intima connessione con quanto il
grande poeta aveva potuto vedere, vivere e scrivere. La mostra
sarà aperta al pubblico fino al 4 maggio.
"Il progetto complessivo - ha aggiunto Anzil - comprende due
mostre e uno spettacolo che vogliono essere un'unica
significativa testimonianza che accompagnerà il pubblico nel
territorio a vivere da vicino la memoria storica di questi luoghi
anche attraverso il racconto di un periodo che è stato drammatico
come quello della Grande Guerra. La Capitale europea della
cultura intende presentare al grande pubblico di visitatori e
spettatori la storia della città di Gorizia e della nostra
regione raccontando quella che è la loro autentica anima, che è
stata anche rappresentata da atroci sofferenze. Se si parla di
fatti di Gorizia, di Nova Gorica e del Carso di quel periodo non
si può non celebrare Giuseppe Ungaretti che proprio in questi
luoghi ha vissuto momenti drammatici componendo proprio qui
alcune delle sue maggiori opere".
"La mostra che inauguriamo oggi è ancor più interessante - ha
evidenziato il vicegovernatore - perché lasciare che sia l'arte a
parlare di Ungaretti e dei luoghi in cui ha vissuto e che lo
hanno ispirato equivale, per certi versi, a utilizzare il
linguaggio che più si avvicina alla poesia, quello appunto
dell'arte che più si avvicina alla forma poetica e che meglio la
reinterpreta restituendo così al pubblico un messaggio efficace
ma anche emotivamente coinvolgente. Con questo innovativo
progetto artistico - ha concluso Anzil - entriamo dunque nel vivo
di quella grande avventura che sarà GO!2025".
ARC/LIS/gg