Agricoltura: Zannier, Fvg investe e incentiva irrigazione sostenibile

Basiliano, 24 ott - "L'acqua è una risorsa limitata, se si vuole aumentare la superficie agricola bisogna consumarne di meno. Ma se guardiamo i dati in Friuli Venezia Giulia abbiamo 130mila ettari di terreno agricolo utilizzato come decenni fa, mentre cala il numero delle aziende: questo significa che è il sistema agricolo che sta cambiando". È quanto ha affermato oggi a Basiliano l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier portando le conclusioni al convegno "Le nuove frontiere dell'irrigazione nella Pianura friulana" promosso dall'Anbi Fvg, in collaborazione con la Regione, l'Ersa e il Consorzio di Bonifica pianura friulana. Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente dell'Anbi nazionale Francesco Vincenzi, la presidente del Consorzio di Bonifica PF Rosanna Clocchiatti, il presidente del Consorzio agrario Fvg Gino Vendrame. Nel suo intervento Zannier ha sottolineato che "non dobbiamo cambiare colture per adattarci al cambiamento climatico, ma dobbiamo cambiare cultura. La Regione sta incentivando l'adozione di sistemi irrigui ad alta efficienza e a tal fine ha messo a disposizione 4 milioni di euro in due anni, ma finora sono giunte domande per un valore di 300mila euro. Il cambio culturale è lento, per questo la Regione continuerà a investire sull'ammodernamento delle strutture dei consorzi, a sostenere l'assistenza tecnica alle aziende, a mettere a disposizione delle imprese fondi per la transizione da sistemi irrigui ad aspersione a sistemi a goccia". Quanto ai livelli di ammodernamento del sistema irriguo regionale, i dati riportati nel corso del convegno attestano che nel 2006 il 44% del sistema era a pressione e il 56% a scorrimento. Oggi, nel 2024, il rapporto si è invertito con il 61% a pressione e il 39% a scorrimento. Gli investimenti del Consorzio si articolano in misure strutturali, gestionali e incentivanti. L'intervento strutturale più importante riguarda la realizzazione della Condotta di collegamento dal Lago di Cavazzo tramite il canale Sade verso il sistema derivatorio del Ledra Tagliamento. Un'opera del valore di 105milioni di euro, inserita nell'elenco delle opere strategiche nazionali. Il progetto preliminare, avviato già nel 2015, è giunto all'adozione definitiva nel 2022 e a giugno 2023 è stata avviata la fase autorizzativa che è sfociata ad ottobre di quest'anno nella prima conferenza dei servizi. Si conta a gennaio 2025 di chiudere il procedimento autorizzativo. Rispetto alla gestione della risorsa idrica e agli incentivi, Consorzio e Regione sono impegnati a utilizzare i finanziamenti della Programmazione agricola comunitaria (Pac) per incentivare il ricorso a colture a basso consumo idrico, oltre ad incidere sulla riduzione dei consumi agendo su un comportamento più virtuoso da parte dei consorziati, che oggi possono fruire di supporti tecnologici per la programmazione e il controllo irriguo e la prevenzione dei picchi di siccità. ARC/SSA/al