(ACON) Trieste, 22 ott - "Già nel 2014, quando ero in
Parlamento, avevo fatto un emendamento per utilizzare la canapa
come fitobonificante per riportare i terreni fortemente inquinati
di quella che era stata definita 'terra dei fuochi' al loro stato
originario".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell'audizione sul decreto
del ministro della Salute sulle composizioni con cannabidiolo.
"Da quel momento ci battemmo, con altri colleghi, per portare
avanti la legge attraverso la costituzione di un intergruppo
parlamentare che ebbe un iter quasi unico, l'approvazione per via
legislativa, ovvero con l'unanimità di tutte le quindici
Commissioni senza pertanto la necessità di approdare con un
dibattito in Aula. Ricordo - incalza la consigliera, che è anche
vicepresidente della IV Commissione - che la canapa ha
sicuramente un utilizzo medico, ma viene utilizzata anche in
molti altri settori, come nel tessile, nella fabbricazione della
carta, corde, tele, sacchi, abbigliamento e nell'edilizia".
"Faccio un ultimo esempio: nel 1941 è stato prodotto un prototipo
di auto realizzato interamente con la canapa, compreso il
carburante. Ci ritroviamo oggi, invece in presenza di un ddl, il
1660, che all'art. 18 prevede la modifica della legge approvata
nel 2016 che, bloccando tutta la filiera, azzoppa un'intera
economia che conta oltre 10mila posti di lavoro e che produce un
fatturato dai 500 ai 2.000 milioni di euro annui, oltre alla
possibilità, per migliaia di ammalati, di curarsi in modo
corretto", aggiunge l'esponente di Avs.
"Abbiamo chiesto a gran voce alla maggioranza che governa la
nostra Regione, nella figura del suo presidente che è anche il
presidente della Conferenza delle Regioni, di farsi carico e
incidere sul Governo del Paese in modo tale che si espunga l'art.
18 del liberticida ddl 1660", conclude Pellegrino.
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