(ACON) Trieste, 22 ott - Via libera a maggioranza, dalla I
Commissione consiliare presieduta da Alessandro Basso (Fratelli
d'Italia) con l'astensione delle Opposizioni e il voto contrario
di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), al disegno di legge che
sancisce nuove disposizioni in materia di Imposta locale
immobiliare autonoma (Ilia).
La votazione dei dodici articoli del ddl è stata preceduta da una
vivace discussione generale che si è concentrata per lo più sulla
riduzione, prevista dal disegno di legge, dell'aliquota massima
sulla seconda casa. Una misura che, secondo diversi consiglieri
di Opposizione, andrebbe a beneficio solo di alcune classi
sociali. Questa almeno l'opinione di Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg) secondo il quale "il ddl, pur avendo anche alcuni aspetti
positivi,crea squilibri, premiando classi sociali già
privilegiate", ma anche di Rosaria Capozzi (M5S), la quale ha
rimarcato che "abbattere l'aliquota della seconda casa non è una
priorità e sarebbe stato più equo intervenire in favore di chi
una casa non se la può proprio comprare".
Il disegno di legge, per il Centrosinistra, potrebbe essere
foriero non solo di squilibri tra le classi sociali, ma anche tra
le aree territoriali del Friuli Venezia Giulia. Per il capogruppo
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, infatti,
"l'abbassamento dell'aliquota sulle seconde case rischia di
andare a beneficio di chi ha un patrimonio importante, ma
soprattutto di chi ha una casa al mare", un dubbio questo
rimarcato anche da Andrea Carli(Pd), secondo il quale "il mercato
immobiliare delle zone di mare non ha certamente bisogno di
essere sostenuto dalla manovra che non sarà comunque risolutiva
per quelle zone che, invece, soffrono di spopolamento, come le
aree di montagna".
Medesima l'opinione della collega di partito Manuela Celotti,
secondo la quale "nell'impianto del ddl non sono state prese in
considerazione in modo adeguato le differenze tra i vari
territori, senza contare poi che che la norma limita l'autonomia
dei Comuni in materia di imposte".
E se Francesco Martines (Pd) ha suggerito che "bisognerebbe
ragionare sullo sgravare dal pagamento totale dell'Ilia quelle
piccole unità commerciali che vanno avanti a fatica", Serena
Pellegrino (Avs), non contraria del tutto al disegno di legge,
ha invece suggerito di "stabilire che i proprietari di più
immobili debbano dichiarare come seconda casa quella dal valore
catastale più basso".
Diversa la posizione degli esponenti della Maggioranza. Per
Markus Maurmair (FdI) "il ddl 29 è un provvedimento che vuole
dare risposta al ceto medio e, quindi, a chi per una vita intera
ha risparmiato e ha investito nella casa", mentre il capogruppo
della Lega, Antonio Calligaris, ha evidenziato che
"l'abbassamento dell'Ilia sulla seconda casa è un aiuto a quella
classe lavoratrice che oggi è in sofferenza ed è sempre stata
dimenticata nelle politiche di agevolazione fiscale".
Medesima la posizione di Michele Lobianco (Forza Italia) che ha
ribadito come "il disegno di legge dia risposta e premi chi con
sacrifici è arrivato ad avere una seconda casa". Per Mauro Di
Bert (capogruppo di Fedriga presidente) i dubbi sollevati dalle
Opposizioni sarebbero, invece, "pura ideologia, mentre il ddl è
il frutto di una scelta coraggiosa in materia di beni
immobiliari".
"Il messaggio che arriva dal Fvg - ha detto in chiusura del
dibattito l'assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti -,
è che, mentre a livello nazionale si parla di aumento della
pressione fiscale sugli immobili, noi invece la riduciamo. È una
manovra che ci rende più attrattivi come regione. Le misure
previste vanno a beneficio di tutto il territorio regionale e di
tutte le categorie sociali ed economiche".
ACON/SM-fa