(ACON) Trieste, 19 ott - "Mentre si decide la chiusura del
servizio della chirurgia oncologica mammaria di Tolmezzo,
impoverendo ulteriormente il territorio montano, risulta ancora
attiva la convenzione con la clinica privata Città di Udine, che
rappresenta tra l'altro un doppione di quanto offerto già al
Santa Maria della Misericordia, eccellenza a livello regionale.
Ancora non sappiamo quale sia il piano riorganizzativo degli
ospedali, ma se questo è l'esempio allora tutte le preoccupazioni
non possono che confermarsi".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali Manuela
Celotti e Massimo Mentil (Pd) che attraverso un'interrogazione
chiedono alla Giunta regionale di chiarire la situazione della
senologia in Alto Friuli, fornendo dati sui casi di tumori alla
mammella trattati nelle sedi di Tolmezzo e San Daniele e i
contenuti della convenzione con la struttura accreditata
Policlinico Città di Udine e i casi di tumori della mammella
trattati.
"Nonostante il percorso creato per rendere l'ospedale di Tolmezzo
uno dei punti certificati dal sistema Eusoma (European society of
breast cancer specilists) per l'unità di senologia - ricordano
Celotti e Mentil -, si decide la chiusura della chirurgia
oncologica mammaria di Tolmezzo, e quindi di un servizio a
diretta gestione pubblica, peraltro in un territorio montano che
già vive importanti criticità dal punto di vista dei servizi
sanitari".
"Così facendo, tutto il territorio della montagna friulana perde
un altro pezzo, mentre, beffa finale, si mantiene un doppio
presidio a Udine garantendo ancora una volta il privato.
L'assessore Riccardi annuncia ormai da un anno e mezzo la
riorganizzazione del sistema sanitario regionale, con particolare
enfasi rispetto alla riorganizzazione della rete ospedaliera e
nello specifico della chirurgia oncologica. Nulla si sa, ma si
intuisce che si va verso un depotenziamento degli ospedali di
base, e un accentramento di funzioni negli hub. Ora siamo
arrivati al dunque - incalzano i consiglieri delle Opposizioni -
e al di là delle iniziali rassicurazioni di Riccardi ai sindaci,
una recente nota di Asufc comunica l'accentramento della
chirurgia mammaria a Udine, Palmanova e San Daniele, escludendo
di fatto Latisana e Tolmezzo".
"Che garanzie possono essere date alla popolazione del bacino di
riferimento dell'ospedale di Tolmezzo e agli amministratori
locali - concludono i dem - rispetto al fatto che nel tempo
l'accentramento degli interventi di chirurgia oncologica mammaria
non determini anche, nel tempo, un accentramento in altri
ospedali delle attività di diagnostica e della presa in carico
post-chirurgica, che rappresenterebbe un grave disagio per le
donne del territorio e per le loro famiglie?".
ACON/COM/mv