(ACON) Trieste, 18 ott - "La possibile esternalizzazione del
servizio prelievi negli ospedali del Friuli Venezia Giulia, come
emerso dalle indiscrezioni riportate dalla stampa locale nei
primi mesi dell'anno e confermate in parte anche a seguito di
nostre formali interlocuzioni con Arcs avvenute ad agosto,
solleva forti preoccupazioni da parte dei cittadini della nostra
regione. Si tratterebbe di un passo pericoloso verso la
privatizzazione della sanità pubblica, con rischi concreti per la
qualità e la continuità del servizio offerto ai cittadini".
Lo fa sapere, in una nota, il consigliere regionale di Open
Sinistra Fvg Furio Honsell a margine del deposito di
un'interrogazione a riguardo.
"Esternalizzare un servizio così essenziale - sottolinea Honsell
-, come confermato da alcune proposte di partenariato
pubblico-privato arrivate ad Arcs, significa non solo
precarizzare ulteriormente il lavoro del personale sanitario ma
anche indebolire il principio di universalità della sanità
pubblica, favorendo l'ingresso di strutture private nel settore".
"Attraverso la nostra interrogazione all'assessore Riccardi -
ricorda l'esponente delle Opposizioni - abbiamo chiesto di
chiarire una volta per tutte e con la massima trasparenza le
intenzioni politiche della Giunta Fedriga riguardo a questa
possibile esternalizzazione, i costi e benefici previsti e gli
impatti sul personale e sugli utenti, qualora si procedesse in
questa direzione. In particolare abbiamo chiesto anche a quali
compiti si intenda assegnare il personale delle aziende
attualmente in servizio e che svolge tali funzioni. Si tratta di
numerosi lavoratori e lavoratrici della sanità con esperienze
specifiche che non devono essere perse".
"La carenza di personale sanitario, spesso usata come argomento a
favore delle esternalizzazioni, può e deve essere assolutamente
affrontata con politiche di reclutamento maggiormente serie ed
incisive e attraverso una gestione migliore delle risorse umane -
conclude Honsell -, senza compromettere i servizi pubblici
essenziali e la stabilità del nostro sistema sanitario regionale".
ACON/COM/mv