(ACON) Trieste, 17 ott - "Intervenendo ai lavori della IV
Commissione consiliare dedicati alla salvaguardia del fiume
Isonzo, ho portato all'attenzione dei colleghi e della Giunta
regionale alcune considerazioni di carattere generale che ben si
adattano ad altre circostanze note alle cronache regionali. Mi
riferisco all'abitudine di mettere in contrapposizione, quando
parliamo di fiumi, due aspetti: tutela della sicurezza e tutela
dell'ambiente".
Lo fa presente Marco Putto, consigliere regionale di Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, che nella sua nota aggiunge: "Se in
passato la salvaguardia della sicurezza era nettamente
prevalente, trascurando spesso le esigenze della natura, oggi
sulle tematiche ambientali c'è maggior attenzione, pertanto si
dovrebbero coniugare le due esigenze".
"Nella pratica - spiega Putto -, la politica dovrebbe mettersi
prima ad un tavolo nei territori, coinvolgendo tutte le parti
interessate (amministratori, associazioni ambientaliste ed
esperti) al fine di avviare un dialogo e successivamente,
ascoltati tutti, procedere speditamente nei complessi ma
indispensabili iter progettuali. Al contrario, e lo vediamo in
svariate occasioni, si rischiano solo annunci e slogan ad effetto
o, peggio, progetti calati dall'alto che finiscono per bloccare i
progetti e innalzare barricate".
"Questa buona prassi è indigesta a certa politica, basata sugli
annunci e sul decisionismo, costa tempo e fatica, ma non
praticandola non si fa che generare contrapposizioni e ostacolare
una sano dibattito, portando inevitabilmente - conclude il
consigliere - a un muro contro muro tra gli attori coinvolti".
ACON/COM/rcm