(ACON) Trieste, 17 ott - "La verità è che, durante tutta la
discussione in IV Commissione, non abbiamo sentito nessuna reale
motivazione per non fare le opere sull'Isonzo. Da parte delle
associazioni ambientaliste non vi è stato altro che il richiamo a
regolamenti europei mal interpretati, come è stato rilevato
tecnicamente in Commissione". Lo afferma in una nota Antonio
Calligaris, capogruppo della Lega in Consiglio regionale,
intervenuto in IV Commissione durante le audizioni sugli
interventi che interessano il fiume Isonzo in territorio
goriziano.
"La dicotomia tra sicurezza e ambiente tanto invocata dalle
Opposizioni - prosegue Calligaris - non esiste nel caso
dell'Isonzo perché la biodiversità, con la siccità nei mesi di
luglio e agosto, viene completamente cancellata semplicemente
perché il fiume non ha acqua da ormai 2 anni. La fauna del fiume,
a Sud di Sagrado, nel 2022 è semplicemente morta e ci vorranno
anni per ripristinarla. Nei mesi invernali, al contrario, la
situazione da drammatica diventa pericolosa con l'Isonzo che
raggiunge i livelli di guardia".
"Le opere previste sono necessarie e devono essere completate per
cercare di migliorare la situazione. Non si possono aspettare
ancora anni - conclude il consigliere leghista - per cercare una
soluzione attraverso una improbabile e difficoltosa
interlocuzione con la Slovenia".
ACON/COM/rcm