L'intervento dell'assessore regionale questo pomeriggio in seno a
un convegno nazionale incentrato sulla sicurezza del lavoro nel
primo settore
Cividale del Friuli, 17 ott - "Formazione e informazione sono
pilastri irrinunciabili e imprescindibili per salvaguardare la
salute di chi opera nel settore primario dell'agricoltura, così
come è fondamentale continuare a maturare una cultura che porti a
sentire e a far sentire l'operatore agricolo come un imprenditore
a pieno titolo, perché questo è, al pari di tutte le altre
categorie produttive. Un percorso importante per arrivare a un
cambio di paradigma strategico, per superare definitivamente
un'arretratezza di decenni e restituire appieno l'importanza che
hanno l'agricoltura e l'allevamento nella dimensione della nostra
società".
Lo ha sottolineato l'assessore alle Risorse agroalimentari,
forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier,
che questo pomeriggio è intervenuto al convegno nazionale "Salute
e sicurezza in agricoltura, nuovi scenari: cambiamenti climatici
e innovazioni tecnologiche", una "due giorni" con esperti
provenienti da tutta Italia che si è tenuta negli spazi del
teatro "Adelaide Ristori" di Cividale del Friuli, per
l'organizzazione del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda
sanitaria universitaria Friuli Centrale, in stretta
collaborazione col Coordinamento tecnico interregionale della
prevenzione nei luoghi di lavoro.
Nel suo intervento, l'assessore Zannier ha posto l'accento
sull'importanza "di procedere lungo questo percorso di crescita e
di consapevolezza in maniera coesa, apportando miglioramenti
prendendo a esempio le buone pratiche che hanno mostrato già il
loro frutti positivi in altre esperienze sul territorio regionale
e nazionale - ha detto -. Per la loro stessa natura, l'attività
agricola e la zootecnia vengono viste come una costante, una
delle poche, nel tempo: è importante riuscire a comprendere che
si può continuare nello stesso solco introducendo comunque tutte
quelle innovazioni di crescita che il mondo della tecnologia e
della scienza ci offrono nel nostro tempo".
Zannier si è quindi soffermato sulla mutazione in atto nel
settore primario: "Immerso in un cambiamento attivo ormai da
diversi decenni e che sta giungendo oggi a piena maturazione con
la trasformazione delle imprese agricole in realtà sempre più
grandi, che necessariamente dovranno confrontarsi e adeguarsi a
una dimensione normativa, di sicurezza e scientifica al pari di
tutte le altre categorie - ha precisato -. Un discorso che appare
scontato, ma che non lo è ancora nella nostra cultura. Da qui la
necessità di fare un passo avanti ulteriore, per fare propri
modelli di pensiero, e di conseguenza di azione, che diventino
poi la quotidianità e la normalità nelle campagne e nelle nostre
stalle. Mi riferisco, ad esempio, alla formazione, ormai entrata
fortunatamente nel Dna delle nostre imprese, al benessere animale
e alla conoscenza della chimica molecolare, così come a tutti
quegli aspetti che ancora rappresentano una sfida per chi opera
nel primario settore dell'agricoltura".
Il convegno continuerà domani, negli spazi dell'Istituto tecnico
agrario "Paolino D'Aquileia" di Cividale del Friuli, con
l'approfondimento di tematiche legate alla cultura della
sicurezza e alle politiche per la riduzione dei rischi nel
settore agricolo.
ARC/PT/ma