(ACON) Trieste, 16 ott - "La necessità di regolamentare la
giungla che si è creata sul fotovoltaico è non solo evidente ma
ormai urgente. Da mesi assistiamo al teatrino di mozioni del
Centrodestra, dichiarazioni dell'assessore Scoccimarro
sull'impegno a fare una normativa che disciplini i progetti di
agri e fotovoltaico sul territorio, individuando aree idonee e
non idonee, salvaguardando terreni agricoli e valenze
paesaggistiche. Tutte parole, e mentre altre Regioni, a seguito
del decreto nazionale, sono già intervenute, il Fvg è
drammaticamente fermo".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Massimiliano
Pozzo e Francesco Martines (Pd) a margine del dibattito sul ddl
26 "Assestamento bis".
"Tutte le richieste di nuovi impianti che continuano ad arrivare
senza alcun controllo del numero di ettari complessivo -
affermano Pozzo e Martines -, né regolazione dei benefici
collettivi, non troveranno ostacoli portando altri mega impianti
in aggiunta a quelli già autorizzati. La stessa cosa per i tanti
impianti che sono attualmente in corso di autorizzazione e sui
quali la mancanza di normativa impedisce di intervenire. Se c'era
un'urgenza, quella era proprio intervenire sul fotovoltaico. Ma
la Giunta rinvia ad altra occasione la possibilità di fare una
normativa lasciando nei fatti soli sindaci e comunità".
"Degli incontri sul territorio - concludono- non resta che
qualche comunicato stampa di vicinanza alla popolazione e ai
sindaci, ma quegli stessi incontri restano sterili e privi di
concretezza visto che pur ripetendosi a distanza di mesi non ne
segue alcuna azione".
ACON/COM/sm