(ACON) Trieste, 15 ott - "Dai nostri calcoli possiamo dire che
268 milioni di euro potevano esser usati per risposte veloci e
sicure per cittadini e imprese, invece serviranno per finanziare
alcune misure che si potevano evitare. Prima fra tutte quella che
stanzia 3,5 milioni per la galleria Bombi di Gorizia per
organizzare una mostra immateriale, discutibile soprattutto per i
tempi di esecuzione; oppure l'investimento di alcuni impianti in
territorio montano, come quello sullo Zoncolan per la creazione
di un bacino che sia a disposizione delle piste per la produzione
di neve artificiale, andando controcorrente rispetto a quello che
il cambiamento climatico ci impone. Ma ciò che ci ha lasciato
maggiormente l'amaro in bocca è l'azzeramento dei capitoli sulle
Comunità energetiche rinnovabili (Cer) per un importo di 8
milioni, che appare un passo indietro verso la
decarbonizzazione".
Interviene così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle,
Rosaria Capozzi, in una nota sul disegno di legge 26
multisettoriale, dopo averlo affermato anche in Aula in sede di
discussione generale.
"Sulle Comunità energetiche - ribadisce la Capozzi - confermiamo
quanto questa Regione sia in ritardo, rimanendo una delle
pochissime che non si è dotata di una legge sulle Cer e potendo
verificare anche con questa manovra i risultati di tale scelta.
Con un nostro emendamento abbiamo chiesto di riequilibrare la
manovra, erogando subito contributi alle imprese del nostro
territorio per la realizzazione di impianti fotovoltaici, visto
che i 5 milioni di euro stanziati sono insufficienti a soddisfare
le centinaia di domande pervenute. Abbiamo visto, con la
bocciatura, che non c'e' l'interesse di spingere la diffusione
del fotovoltaico sui capannoni industriali e sulle aree dismesse,
lasciando liberi i terreni agricoli".
"Ci sono interventi che abbiamo apprezzato, come i milioni di
euro stanziati al Fondo di rotazione per le iniziative economiche
(Frie), i Confidi e per il Fondo di rotazione agricolo - ammette
la pentastellata -, ma ci aspettiamo l'approvazione di proposte
come quelle che mirano a riqualificare sale teatrali e
cinematografiche di tre Comuni, esclusi dai rispettivi bandi per
vizi formali. Questo anche per non dimenticare le condizioni di
lavoro di questi enti".
"Visto che i fondi a disposizione del Consiglio sono ancora
abbondanti, auspichiamo - conclude la Capozzi - che al termine
della trattazione ci sia spazio per accogliere i nostri
emendamenti, che porterebbero un immediato beneficio per le
nostre imprese, le nostre famiglie e i nostri cittadini".
ACON/COM/rcm