(ACON) Trieste, 15 ott - "Da questa manovra emerge un'assenza
di programmazione in sanità, di una politica di investimenti che
ricerchi soluzioni innovative per l'abbattimento delle liste
d'attesa, sui centri diurni per malati Alzheimer, sulla salute
mentale, sull'invecchiamento attivo. Quanto ai giovani si
manifesta la disattenzione al disagio adolescenziale che si
intercetta prevalentemente nella scuola".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd), a margine del dibattito in Aula sul ddl 26 "Assestamento
bis".
"Investire sui giovani significa dare servizi interni di supporto
ai docenti, alle famiglie, significa garantire consultori
dedicati al mondo del disagio giovanile, inteso in alcune aree
delle aziende sanitarie in una funzione quasi residuale".
E ancora, per l'esponente del Pd, "è grave l'assenza della
telemedicina, una nuova frontiera che risponde alla grave carenza
di medici di medicina generale. Insufficiente pure il servizio
del telesoccorso che costituisce un vero e proprio salva vita per
persone sole e anziane. Tutta da potenziare e disciplinare,
invece, la partita del trasporto facile".
"Manca qualsiasi riferimento all'incentivazione per accedere alle
specializzazioni della medicina generale - conclude Fasiolo -, le
Asap resistono con il gettonismo e rimarranno contenitori vuoti
le case di comunità. Pur interessanti i circa 150 milioni
manovrati, non si vede albore dell'incentivazione del personale
infermieristico e si rimane nell'attesa di un futuro fatto di
indiani come da protocollo stilato dal ministro Schillaci".
ACON/COM/sm