Lavoro: Rosolen, le vere sfide su salari, contratti e conciliazione

Resta fondamentale la formazione del capitale umano. Temi trattati al convegno Femca Cisl a Pn su intelligenza artificiale e occupazione Pordenone, 15 ott - "Salari più elevati che rendano attrattivo il lavoro, un maggior numero di contratti a tempo indeterminato, conciliazione del lavoro con la vita personale degli occupati, investimento sulle competenze immateriali e sul capitale umano sono i temi sui quali si gioca l'importante sfida sul futuro del mondo del lavoro". Lo ha affermato l'assessore regionale Alessia Rosolen partecipando oggi a Pordenone al convegno organizzato dalla Femca Cisl del Friuli Venezia Giulia dedicato al lavoro nell'era dell'intelligenza artificiale. Alla presenza del segretario generale del sindacato Franco Rizzo, l'esponente dell'esecutivo Fedriga ha posto in risalto la necessità di focalizzare l'attenzione in maniera congiunta su più temi molto legati tra loro, ognuno dei quali rappresenta una sfida sulla quale anche l'amministrazione pubblica non deve farsi trovare impreparata. Tra queste l'assessore ha citato la velocità "che non va intesa più come una variabile indipendente quanto invece come capacità delle persone di acquisire nuove e trasversali competenze; chi usa l'intelligenza artificiale deve essere in grado di mettere assieme conoscenze provenienti da più settori, dando loro una forma. Su questo aspetto la Regione ha investito molte risorse del Fondo sociale europeo non solo per gli inoccupati ma anche a favore di chi ha già un lavoro, mettendo a disposizione percorsi formativi in tema di digitalizzazione, specializzazione e intelligenza artificiale, fornendo così quelle competenze con cui affrontare in modo efficace il mondo che cambia". L'assessore si è poi soffermata su altri importanti argomenti che attualmente stanno alimentando il dibattito sul mercato del lavoro. "Uno di questi - ha detto Rosolen - è il tema delle dinamiche salariali: se infatti non è più possibile competere sul costo del lavoro, per aumentare la produttività vanno incrementate le retribuzioni. Questo passaggio porta con se l'attrattività di un territorio, che contribuisce a sua volta a invertire la tendenza venutasi a creare con la forte denatalità con la conseguente mancanza di capitale umano". Un passaggio è stato poi dedicato alla tipologia dei contratti e della formazione. "Di fronte alla discontinuità, flessibilità e precarietà dei rapporti di lavoro è necessario invece muoversi nella direzione opposta, proponendo contratti a tempo indeterminato il più strutturati possibile. A ciò si aggiunge poi un altro tema molto importante che è la conciliazione; è questo un argomento troppo spesso erroneamente legato solo all'occupazione femminile e che invece va correttamente ricollocato nelle più complesse e articolate politiche del lavoro". "Infine - ha concluso Rosolen - vanno rafforzati gli investimenti sul capitale immateriale quali le tecnologie e le competenze manageriali, entrambe afferenti all'uso e allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Ma il vero fulcro resta sempre il capitale umano, quello su cui ci si è ampiamente soffermati anche nel corso dell'ultima assemblea di Confindustria Alto Adriatico. Se all'interno delle aziende non ci concentriamo sulle persone e sulla loro formazione, allora non sarà possibile vincere alcuna sfida". ARC/AL/pph