(ACON) Trieste, 15 ott - Parte dai 50 milioni di euro non
ancora allocati, la relazione di Marco Putto (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg) sulla manovra di bilancio dettata dal
disegno di legge 26: "Questo impedirà ai consiglieri di
intervenire in Aula avendo avuto il tempo di studiare gli
argomenti, impedirà di affrontare il dibattito in modo
costruttivo".
Dopo il metodo, Putto ha criticato il merito del ddl, a
cominciare dalla sanità: "Lo stanziamento di 154 milioni di euro,
in maggior parte per trasferimenti correnti alle Aziende
sanitarie, è l'ennesima contraddizione rispetto agli annunci
fatti al tempo della legge di stabilità 2024. Le risorse mancanti
vengono stanziate a fine anno prendendo atto dei saldi negativi
dei bilanci aziendali".
"In secondo luogo - ha proseguito il consigliere -, creano forti
perplessità alcune scelte per l'ambiente: le risorse tolte alle
Comunità energetiche rinnovabili e, di contro, quelle destinate a
realizzare bacini da 30.000 metri cubi per produrre neve
artificiale a quote non adeguate".
Altra scelta che il tempo ha dimostrato sbagliata, per Putto,
quella fatta dal Centrodestra di 5 anni di residenza per
l'accesso all'edilizia sovvenzionata: "Avevamo chiesto di ridurre
tale termine, palesemente incostituzionale, ma la nostra proposta
venne sminuita e bocciata. Ora la Maggioranza è stata costretta a
rivedere la propria posizione, lesiva tra le altre cose anche dei
diritti di quei cittadini italiani che si prefiggeva di tutelare".
Da ultimo, un passaggio sui 3,5 mln di euro alla galleria Bombi
di Gorizia: "Evidenziamo il netto ritardo con il quale si
interviene sulle spese relative a GO!2025, visto che l'opera per
la galleria sarà ultimata a metà 2026, a manifestazione conclusa".
ACON/RCM