(ACON) Trieste, 15 ott - Relatore per la minoranza del disegno
di legge 26, Andrea Carli (Pd) ha esternato all'Aula innanzitutto
preoccupazioni sul fatto che circa la metà delle nuove entrate
(oltre 130 milioni di euro) "siano destinate a ripianare spese
correnti delle Aziende sanitarie, a cui si aggiungono altre spese
sociosanitarie per un totale di 150 mln, causate da un 'buco'
imprevisto nelle entrate del Sistema sanitario regionale a causa
di mancate entrate da parte dello Stato. Però è poco plausibile
che tutto ciò sia stato appurato immediatamente dopo
l'Assestamento di bilancio estivo". Per il dem, "finanziare la
sanità procedendo per aggiustamenti, così come utilizzare entrate
straordinarie per compensare spese correnti, è contrario a ogni
principio di programmazione".
Positiva, invece, per Carli la scelta di destinare 60 mln ai
Fondi di rotazione per le imprese, ma negativo riportare a 2 gli
anni di residenza per le domande di edilizia sovvenzionata solo
perché si deve obbedire a una sentenza della Corte costituzionale
e si dimostra di mantenere "un atto di chiusura ideologica verso
gli stranieri". Così come dubbioso è giudicato "l'intervento
previsto in galleria Bombi, a Gorizia, finanziato con 3,5 mln di
euro: ci pare un ennesimo spreco di denaro su cui vigileremo così
come per il resto delle enormi risorse stanziate per GO!2025".
A chiusura, il consigliere ha fatto presente la cinquantina di
milioni "ancora parcheggiata in capitoli di accantonamento, per i
quali attendiamo dall'esame in Aula una loro collocazione" e si è
chiesto se "assisteremo all'ennesimo diluvio di emendamenti
puntuali da parte del Centrodestra. Il Pd non mancherà di portare
proposte sul loro impiego".
ACON/RCM