Milano, 19 feb - Lignano e Grado risultano fondamentali per l'industria turistica del Friuli Venezia Giulia, considerato che le due spiagge calamitano oltre il 60 per cento dei flussi turistici che giungono in regione, ha ricordato oggi alla BIT di Milano il vicepresidente della Regione Luca Ciriani.
E proprio Grado e Lignano, "che continuano a macinare grandi numeri in termini turistici" ha commentato Ciriani (la spiaggia friulana ha "fatturato" nel 2009 un significativo +7,4 per cento di presenze), si sono presentate assieme, sullo stesso palco della BIT milanese, illustrando le proprie offerte per l'estate 2010, "confermando dunque una significativa collaborazione, un'alleanza che porta vantaggi a tutti", sempre secondo il vicepresidente della Regione.
Lignano si affida, ha rilevato l'assessore comunale al Turismo Graziano Bosello, proseguendo nella politica già avviata lo scorso anno, sugli "eventi gratuiti per tutta l'estate, sul divertimento 'gratis' per tutti" in grado di soddisfare le diverse tipologie di turismo che affollano la città balneare.
Quindi concerti, sport, teatro, cinema, ospitati nelle piazze del centro, sulla spiaggia, nell'Arena Alpe Adria, nella Beach Arena, a disposizione di tutti, sempre all'insegna di quella qualità e di quella accoglienza che hanno reso celebre Lignano a livello internazionale.
Grado, l'Isola del Sole che quest'anno affida la sua immagine turistica a Valerio Bertotto, indimenticato capitano dell'Udinese Calcio dal 1999 al 2005, annuncia invece - come hanno ricordato il sindaco Silvana Olivotto ed il presidente del Consorzio Grado Turismo, Roberto Bernacchia, ad alcune nuove iniziative legate alla cultura ed all'ambiente ed a nuove forme di accoglienza.
"Al via" pertanto il "taxi-boat" che da Grado, via Natissa, raggiungerà Aquileia legando quindi la spiaggia alla risorsa archeologica dell'antica città romana e patriarcale - è stato annunciato - accanto all'iniziativa dell'albergo diffuso (che a breve dovrebbe finalmente iniziare, ha osservato il primo cittadino gradese), lavorando però anche utilizzando gli immobili della laguna, molti ormai dismessi.
ARC/RM