S.Michele all'Adige (Trento), 13 dic - Il titolo ß giÖ stato
quasi "adottato", grazie all'intuizione del neo presidente di
AREA Science Park Giancarlo Michellone: il Corridoio 5 della
Ricerca.
I contenuti, invece, sono stati proposti ed analizzati (oggi,
nella sede dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige) dagli
assessori alla Ricerca di Trento e Friuli Venezia Giulia,
Gianluca Salvatori e Roberto Cosolini: fare massa critica tra le
attivitÖ di ricerca "ad alto contenuto di innovazione" promosse e
supportate dalle Regioni e "caratterizzare a livello
interregionale" le politiche della ricerca e del trasferimento
tecnologico, considerato che proprio le realtÖ regionali e delle
Province autonome hanno assunto in Italia maggiori responsabilitÖ
e soprattutto hanno deciso di investire sempre più cospicue
risorse finanziarie per favorire l'innovazione nei settori della
produzione.
Se l'incontro di oggi ß stato ritenuto ancora "esplorativo", in
attesa di un vero Tavolo degli assessori regionali (da convocarsi
entro gennaio o febbraio prossimi), Cosolini e Salvatori, assieme
all'assessore alla Ricerca di Bolzano Luisa Gnecchi ed a
responsabili amministrativi o tecnici di Veneto, Piemonte e
Lombardia, hanno deciso comunque sin d'ora di valutare l'avvio di
questa collaborazione che potrebbe concretizzarsi - in
particolare - nel proporre al Governo nazionale, in primis ai
ministri allo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, e
all'UniversitÖ e Ricerca, Fabio Mussi, un "parco-progetti" di
valenza appunto interregionale (dunque non sostenibili da un
unico soggetto), considerati strategici per questi territori, con
il quale inserirsi nei programmi nazionali dedicati alla ricerca
applicata ed alla competitivitÖ economica.
Un analogo intervento potrebbe essere pensato anche a livello
comunitario, per candidarsi a gestire finanziamenti Ue previsti
nell'ambito del VII Programma quadro europeo per la Ricerca e lo
Sviluppo tecnologico, dotato nei prossimi sette anni di oltre 50
miliardi di euro.
Ma questa cooperazione, che l'assessore Cosolini ha ritenuto oggi
quanto mai "opportuna" anche per "contribuire sempre più allo
sviluppo delle nostre comunitÖ locali ed a generare un
significativo impatto sul territorio delle nostre regioni",
dovrebbe anche risolversi in una "condivisione" di strutture ed
infrastrutture, materiali e non.
Secondo Michellone, ad esempio, si sente la netta esigenza di
centri d'eccellenza per il management, "a questo punto non per
fare ma per gestire le innovazioni" e di sviluppare la cultura
della valorizzazione delle proprietÖ intellettuali (dei brevetti,
in pratica), carenza gravissima oggi in tutta Italia.
"Ritengo quanto mai opportuno - ha dichiarato al termine della
riunione Cosolini, che ha dato la piena disponibilitÖ
dell'Amministrazione regionale e del sistema della ricerca
applicata del Friuli Venezia Giulia a questo progetto - definire
un paio di tematiche sulle quali passare effettivamente ad un
fase di 'integrazione' tra le Regioni e le Province Autonome
coinvolte".
Temi che da questa prima riunione potrebbero identificarsi - ß
una delle ipotesi da verificare - nelle bio e nano-tecnologie e
nel campo energetico.
ARC/RM