Vittime lavoro: Riccardi, formazione e testimoni a scuola fondamentali

L'assessore sul risarcimento amianto: Regione continuerà a favorire dialogo con Fincantieri Udine, 13 ott - "Anche se raggiungessimo il risultato di zero incidenti sul lavoro Anmil non esaurirebbe il suo prezioso compito perché è sempre essenziale cercare di migliorare le condizioni del lavoro delle persone: dobbiamo essere grati a organizzazioni come questa e alle famiglie che si dedicano a raccontare la loro storia affinché il sacrificio dei loro cari permetta di evitare un altro tragico destino: la sicurezza è un tema culturale estremamente importante e oggi c'è necessità di riflettere in profondità sui meccanismi che hanno modificato le dinamiche all'interno del mercato del lavoro". Lo ha affermato l'assessore alla Salute e Politiche sociali Riccardo Riccardi chiudendo le cerimonie organizzate dall'Anmil-Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro in occasione della 74ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro tenutasi a Udine. Il condizionamento delle logiche del margine di profitto, apparse in tutto il loro più grave impatto durante la pandemia, del subappalto, dell'affidamento condizionato esclusivamente dal prezzo e non dalla qualità, la scarsità crescente di capitale umano, l'impatto delle tecnologie e dell'intelligenza artificiale sono alcuni dei nodi toccati nel corso del suo intervento dall'assessore, che ha concluso con un riferimento al caso dei risarcimenti delle vittime di amianto, in "gestione" a Fincantieri, parte in causa. "La Regione ha favorito il dialogo con Fincantieri perché al di là delle modalità, condivisibili o meno, e dal destinatario stabiliti dal Governo per il risarcimento è importante non lasciare ad altri la negoziazione rispetto al utilizzo di risorse che fanno parte della fiscalità generale. Dobbiamo cercare di intervenire affinché il riconoscimento del danno arrivi a chi ha subito le conseguenze di quella tragica esperienza" ha affermato Riccardi. Riprendendo invece l'intervento del presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato alla Camera Walter Rizzetto - che ha ricordato come sarà presto legge il ddl di cui è primo firmatario per l'insegnamento a scuola della sicurezza sui luoghi di lavoro e dell'istituto della testimonianza da parte degli infortunati sul lavoro - Riccardi ha valutato quest'ultimo come "un salto di qualità estremamente importante a favore della diffusione della cultura della prevenzione della sicurezza: le testimonianze dirette che vengono raccontate a partire dalla formazione scolastica - ha rilevato l'assessore - sono essenziali". I dati relativi ai primi 6 mesi del 2024 a confronto con il primo semestre 2023 sono stati resi dal presidente regionale Anmil, e territoriale della sede di Udine, Fernando Della Ricca, che ha riconosciuto il prezioso impegno dell'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen nel mantenere fede alla Carta di Lorenzo, a seguito del movimento di opinione seguito alla morte nel 2022 dello studente diciottenne, il cui padre Dino è intervenuto oggi alla cerimonia. Nel territorio della ex provincia di Udine i dati del primo semestre del 2023 raffrontati con quelli del 2024 fanno registrare il 4 per cento in più di incidenti sul lavoro denunciati e lo stesso numero preoccupante del 2023 di morti, ovvero 5. Nei primi 6 mesi del 2024 si nota una leggera flessione rispetto al dato nazionale (in Italia gli infortuni al primo semestre del 2023 sono in aumento di quasi il 2%, chiudendo con 350.823), ma si registrano comunque 9.364 infortuni, di cui 3.844 nell'area dell'Udinese. Gli incidenti mortali in regione sono calati, dai 15 del 2023 ai 10 del 24, con Udine stabile con 5 morti. Un triste bilancio a cui purtroppo si dovrà aggiungere la tragedia dell'agricoltore Mauro Zearo successa ieri a Gemona. In drastico aumento le malattie professionali denunciate: con 1.364 casi si tocca l'11,1 % in più (ancora peggiore il dato nazionale con più 22,6% e 54.471 casi). Alla cerimonia civile in sala Valduga della Camera di Commercio, seguita alla cerimonia religiosa celebrata dall'arcivescovo di Udine mons. Riccardo Lamba, sono intervenuti, tra gli altri, anche il prefetto Domenico Lione, l'assessore comunale alla Pianificazione territoriale Andrea Zini e la direttrice dell'Inail di Udine, Cristina Capobianchi, la quale ha reso noti alcuni dati non consolidati dei primi 7 mesi del 2024 a confronto con quelli dello scorso anno. Secondo quanto riferito da Capobianchi, crescono leggermente le denunce di incidente depositate in Friuli Venezia Giulia nel 2024 (9.364 rispetto alle 9.326 del 2023); nell'Udinese erano state 3.724 tra gennaio e luglio 2023 e nello stesso periodo 2024 sono cresciute a quota 3.884. ARC/EP