COMMERCIO. CLCV SU LR 2005: OK MEDI ESERCIZI, CRITICITÀ SU VICINATO

(ACON) Trieste, 9 ott - Poco meno di sedicimila imprese commerciali attive su tutto il territorio regionale di cui il 91% è rappresentato dagli esercizi commerciali di vicinato, l'8,43% dalle medie strutture di vendita e l'1,11% da quelle grandi per un totale di superficie di vendita pari a 2.599.497 metri quadri. Sono questi i dati resi noti dall'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, durante la seduta odierna del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, presieduto da Nicola Conficoni (Pd) e allargato ai componenti della II Commissione consiliare, chiamati a esaminare lo stato di attuazione della legge regionale 29/2005 in materia di attività commerciali, di vendita al dettaglio e di somministrazione di bevande al pubblico. Una norma che, sulla scia della legislazione nazionale e dei regolamenti europei, ha visto uno snellimento delle procedure amministrative e la conseguente assegnazione delle competenze in capo ai Comuni chiamati a dover redigere un piano di settore del commercio per la distribuzione delle attività commerciali in base all'assetto territoriale. "L'equilibrio delle diverse tipologie di commercio sul territorio - ha specificato l'assessore in apertura della lettura della relazione - è finalizzato soprattutto alla tutela del cittadino". "Dall'analisi, riferita al triennio 2021-2023 - ha fatto sapere Bini - è emerso che gli esercizi di vicinato si sono mantenuti pressochè costanti con una lievissima flessione in negativo, mentre le medio strutture di vendita hanno registrato un lieve aumento di circa l'1% in termini numerici. Le realtà commerciali di minore dimensione, frequentemente a gestione familiare, hanno mantenuto la loro valenza grazie al sostegno dei servizi di prossimità offerti dagli esercizi commerciali con i quali la Regione ha supportato le realtà locali di minore dimensione". Il 46% degli esercizi commerciali rilevati nel 2023 - si legge inoltre nel testo della relazione - è localizzato sul territorio della provincia di Udine, seguito da Pordenone con il 27% (la cui quota sul totale è cresciuta rispetto al 2021), Trieste con il 16,6% e Gorizia con il 10,5%. Sempre nel 2023, per l'intero comparto del commercio all'ingrosso e dettaglio, lo stock medio di imprese attive si attesta intorno alle 18.300 unità, in flessione del 5% rispetto al 2021. Per quanto riguarda i contributi per lavori di ammodernamento, acquisto di attrezzature e arredi, Bini ha evidenziato che "nel 2023 sono state presentate oltre mille domande che troveranno sostegno grazie a uno stanziamento di circa 12,2 milioni di euro da parte della Regione". Infine, l'assessore ha annunciato che entro il prossimo anno, la Regione discuterà un disegno di legge ad hoc per dare un'ulteriore spinta allo sviluppo del commercio nei centri urbani. In fase di discussione diverse sono state le prese di posizione da parte dei consiglieri. Per Massimiliano Pozzo (Pd) quanto relazionato dalla Giunta "è solo una debole fotografia della situazione attuale che, tuttavia, non consentirebbe di valutare l'efficacia di attuazione della legge regionale 29/2005". Pozzo ha, inoltre rimarcato la propria preoccupazione circa la diminuzione dei negozi di vicinato. "L'unica criticità - secondo l'esponente dem - che emerge chiaramente dalla relazione". Per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) "il documento manca di una analisi sullo stato contrattuale dei lavoratori del settore e sull'impatto del commercio online sul territorio". Conficoni, plaudendo all'impegno della Regione "per essersi dotata di una norma di settore che ha scongiurato situazioni ben peggiori, con possibili ripercussioni negative sul territorio", ha chiesto chiarimenti all'assessore su "come mai, tuttavia, dalla relazione sia emerso che il Fvg, dopo il Covid non abbia avuto una ripresa, per quanto riguarda il commercio all'ingrosso e dettaglio, rispetto a quanto invece registrato in altre regioni". Dal collega Massimo Mentil (Pd) è, invece, arrivato l'appello alla Regione per "far sì che il territorio cresca, a livello produttivo in modo uniforme, concentrandosi anche sulle zone di montagna". Dalla Maggioranza, Igor Treleani (Fratelli d'Italia) ha espresso parere positivo sulla clausola valutativa della legge regionale, mentre Carlo Bolzonello (Fedriga presidente) si è focalizzato sull'importanza di "impegnare i giovani in piccoli contratti di lavoro che consentano loro di lavorare e studiare contemporaneamente". In replica, Bini ha ribadito che le misure messe in campo dalla Regione Fvg, sono ben maggiori rispetto alle altre Regioni italiane e ha, inoltre, anticipato che la Giunta è al lavoro per sostenere l'e commerce sui negozi di vicinato. Sul tema dei lavoratori, sollevato da Honsell, l'assessore ha, infine, evidenziato che "non è di competenza diretta della Direzione delle attività produttive", ribadendo tuttavia che "si è al lavoro su interventi formativi e contributi ad hoc per incentivare l'assunzione dei lavoratori". ACON/SM-fa