Asugi ha dato risposta a quasi l'83% delle domande. Per questi
progetti la Regione ha investito oltre 3 milioni di euro
Trieste, 8 ott - "Con oltre 20mila prestazioni erogate in più,
l'Asugi ha saputo garantire un'attività aggiuntiva che ha portato
all'aumento delle prestazioni del 37%, dando risposte a quasi
l'83% della domande. Questo dato dimostra come questa Azienda, al
pari delle altre del Friuli Venezia Giulia, sia stata capace di
mettere in campo una serie di misure efficaci utilizzando al
meglio gli stanziamenti della Regione per l'abbattimento delle
liste di attesa".
Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore alla Salute Riccardo
Riccardi durante la presentazione del monitoraggio e dei progetti
realizzati da Asugi per ridurre le liste d'attesa.
"Stiamo andando nella direzione giusta. Non dobbiamo però
accontentarci di questi risultati, perché si tratta di una
problematica molto complessa che interessa l'intero Paese e di un
lavoro lungo e faticoso. Così come - ha sottolineato Riccardi -
non dobbiamo rincorrere una domanda che presenta parti rilevanti
di inappropriatezza. Questa è la sfida più grande visto che negli
ultimi quattro anni l'attività prescrittiva è cresciuta del 44%".
"Sarebbe un errore pesante organizzare un sistema che finisca per
correre dietro a una domanda che presenta dimensioni
inappropriate ancora elevate - ha sostenuto l'assessore -. Il
rischio, a fronte di una cronica carenza di personale, è quello
di lasciare fuori chi ha diritto a queste prestazioni, favorendo
invece chi non ha titolo per ricevere determinate risposte di
salute urgenti".
"Ciò sarà possibile - ha aggiunto Riccardi - se i professionisti
del sistema sanitario saranno protetti. È grave che il sistema
Italia sia stato costretto a mettere in campo misure restrittive
a causa del comportamento di certi cittadini che pretendono
prestazioni, alcuni dei quali sicuramente senza diritto. Serve
uno scudo penale per proteggere il personale sanitario che deve
poter prendere decisioni senza alcun tipo di condizionamento".
Nel corso della presentazione, cui ha preso parte il direttore
generale dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina
Antonio Poggiana, è stato spiegato che l'intero progetto rientra
nelle "Linee annuali per la gestione del Servizio sanitario
regionale anno 2024", che hanno assegnato ad Asugi 3.134.380 euro
da utilizzare entro la fine dell'anno. Risorse che rappresentano
una parte del finanziamento di 10 milioni di euro, stanziato
dalla Regione proprio per abbattere le liste di attesa.
Questo finanziamento consente di realizzare una serie di
prestazioni aggiuntive garantite da medici, tecnici, personale
sanitario e infermieristico di Asugi nell'ambito di circa 90
progetti finalizzati a incrementare la disponibilità di sale
operatorie attraverso all'attivazione di sedute pomeridiane e ad
aumentare l'attività specialistica ambulatoriale.
Al 30 giugno il monitoraggio ha rilevato un recupero di 170
prestazioni di ricovero programmato e di 20.903 prestazioni di
specialistica ambulatoriale, con un costo stimato di circa
1.220.000 euro. Nel dettaglio, sono stati recuperati 100
interventi in classe di priorità A e 70 interventi in classe di
priorità B, C e D. In totale 170 procedure di cui 81 prenotate
entro il 2023 e 89 prenotate nel 2024.
Per la parte ambulatoriale, nel secondo semestre sono state
erogate 4.929 prestazioni rientranti nel percorso degli screening
regionali (anatomia patologica e radiologia diagnostica di
secondo livello) e 15.974 prestazioni (prime visite, controlli,
prestazioni di diagnostica, di trattamento e terapia, anche
finalizzate al paziente oncologico).
Sulla base dei dati raccolti, Asugi ha ritenuto opportuno
impegnare parte del finanziamento per prestazioni - di ricovero e
ambulatoriali - erogate dalle strutture private accreditate.
L'acquisto dal privato accreditato di complessive 11.789
prestazioni ambulatoriali ha permesso di integrare l'offerta
assistenziale erogata dalle strutture ospedaliere e territoriali
di Asugi, dando risposta al cosiddetto diritto di garanzia, che
rappresenta il diritto dell'assistito del sistema sanitario
regionale - in possesso di tutti i requisiti necessari - di
accedere a prestazioni ambulatoriali di primo accesso entro i
tempi massimi di attesa stabiliti dalla classe di priorità,
nell'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria di residenza.
Se ad aprile, su 869 richieste, erano state erogate 656, negli
ultimi mesi il quadro è cambiato radicalmente. Le richieste
legate al diritto di garanzia di luglio (457), agosto (684) e
settembre (642) infatti sono state tutte evase nei tempi previsti
dalla normativa.
ARC/RT/ma