Voto contrario da Pd, Patto-Civica e Open, astensioni di M5S e
Avs
(ACON) Trieste, 7 ott - Ultimo passaggio prima di approdare in
Aula, il ddl 26 Assestamento bis è stato approvato a maggioranza
dalla I Commissione presieduta da Alessandro Basso (FdI) con il
sì compatto del Centrodestra, il voto contrario di Pd, Patto per
l'autonomia-Civica Fvg e Open e l'astensione di M5S e Avs.
I relatori del provvedimento finanziario saranno, nelle sedute
del 15 e 16 ottobre, il già citato Basso, Antonio Calligaris
(Lega), Mauro Di Bert (Fp) e Andrea Cabibbo (FI) per la
maggioranza, Andrea Carli (Pd), Marco Putto (Patto-Civica) e
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) per la minoranza.
La seduta di commissione ha proposto una vivace discussione
generale alla quale ha fatto seguito un ben più rapido voto
articolo per articolo, anche perché sul tavolo c'erano solo 8
emendamenti, tutti presentati dalla pentastellata Rosaria
Capozzi, che su suggerimento dell'assessore alle Finanze Barbara
Zilli ha accettato di ritirarli in vista di una valutazione più
approfondita in Aula, quando saranno presenti tutti gli assessori.
Il dibattito ha dunque preso spunto da temi politici già emersi
nel corso delle commissioni di merito della scorsa settimana.
Diego Moretti, capogruppo del Pd, si è soffermato sulla norma
che, adeguandosi alla pronuncia della Corte Costituzionale,
abbassa da 5 a 2 anni i requisiti di residenza in regione per gli
alloggi di edilizia popolare, osservando che "assessori e
consiglieri di Maggioranza hanno accolto questa modifica obtorto
collo". Perplessità suscita in Moretti anche il finanziamento di
3,5 milioni per un'opera d'arte in galleria Bombi a Gorizia: il
capogruppo dem è convinto che si tratti "di un investimento
sbagliato" sul piano della tempistica "in quanto si concluderà a
metà 2026 se tutto andrà bene" e perché la stessa galleria ha
bisogno di interventi di messa in sicurezza. Infine, sulla sanità
"i circa 130 milioni che vanno a incrementare il fondo
contrastano con le rassicurazioni dell'assessore Riccardi, che in
sede di legge di Stabilità riteneva gli stanziamenti sufficienti
per tutto l'anno".
In definitiva - pur apprezzando alcune misure come i 40 milioni
al fondo di rotazione per l'agricoltura e i 20 milioni per il
Frie - "il giudizio di fondo del Pd è negativo sul piano
politico". Considerazioni alle quali si sono aggiunte le critiche
dei colleghi di gruppo Andrea Carli ("Gli assessori ci avevano
preannunciato ulteriori misure per una cinquantina di milioni che
oggi non sono state presentate e dunque arriveranno solo in Aula,
mettendoci in difficoltà in merito alla loro valutazione") e di
Francesco Martines, che dal canto suo non si meraviglia "dei 130
milioni in più alla Sanità perché il 'buco' era preannunciato".
Sempre a proposito delle politiche sulla Salute, il capogruppo
del Patto-Civica Massimo Moretuzzo è convinto che "se all'inizio
dell'anno non riusciamo a responsabilizzare le aziende sanitarie,
individuando un perimetro finanziario per la loro azione, è ben
difficile rimettere in sesto il sistema regionale". Non piacciono
al gruppo di Opposizione neppure gli interventi "per finanziare i
soli alberghi a 4 stelle".
Honsell ha invece ribadito quello che a suo dire è il tema
centrale, ovvero "comprendere la dinamica di queste entrate così
rilevanti", auspicando "un gruppo di lavoro tecnico per
analizzare l'evoluzione storica dei conti pubblici". Serena
Pellegrino (Avs) si è chiesta invece quanto sia congruente
l'intervento di 3,5 milioni a Gorizia con una manovra d'autunno
che dovrebbe allocare risorse da spendere entro la fine
dell'anno, criticando al contempo l'investimento sugli alberghi e
quello "sui 30mila cubi per lo Zoncolan, in vista di un
potenziamento delle piste da sci che comporterebbe un enorme
dispendio energetico".
A tutte queste considerazioni critiche hanno risposto gli
esponenti di Maggioranza. Il capogruppo forzista Cabibbo ha
osservato, replicando a Honsell, che "le maggiori entrate sono
risorse aggiuntive di natura tributaria, dunque di un lavoro
fatto dallo Stato anche in una congiuntura economica non
favorevole", invitando a "leggere i numeri in modo corretto,
anche quelli relativi al finanziamento delle Università che in
questi ultimi anni hanno visto aumentare il budget a loro
disposizione". Sulla stessa linea il capogruppo di Fp Di Bert,
che ha parlato di "un Assestamento bis importante, che va a
soddisfare una serie di esigenze". "A sentire le Opposizioni
invece pare quasi una colpa avere una situazione di salute nel
bilancio. Ed è offensivo nei confronti di assessore alle Finanze
e uffici proporre dei gruppi di lavoro", ha aggiunto Di Bert.
Il capogruppo leghista Calligaris ha invece fatto notare che
"molti dei 130,5 milioni di nuove entrate vengono destinati ai
fondi di rotazione, Frie e agricoltura, e dunque vanno a sostegno
dell'economia reale e giovane del Fvg". Quanto alle nuove norme
sulla residenza, "siamo intervenuti dopo la pronuncia della Corte
Costituzionale come era doveroso fare, e non prima come avrebbe
desiderato qualcuno".
Dopo la risposta dell'assessore Sebastiano Callari a un quesito
tecnico posto da Moretti, è toccato all'assessore Zilli chiudere
la discussione ricordando che "il Fvg segue l'andamento dei conti
nazionale, che ha visto un rilevante aumento di entrate fiscali
nei primi 7 mesi dell'anno" e che "le Regioni a statuto speciale
godono delle compartecipazioni e dunque hanno in questo momento
dei vantaggi rispetto alle Regioni ordinarie".
ACON/FA