L'assessore all'incontro dedicato al ricordo di Enzo Cainero
Trieste, 5 ott - "Per rilanciare la montagna per prima cosa
bisogna fare in modo che sia vivibile per chi ci abita. In poche
parole servizi. Quindi: trasporti, scuole, collegamenti per il
digitale e sanità. Perché il rischio è che la montagna, pur con
le sue peculiarità che generano sviluppo economico, venga
utilizzata e non sia vissuta".
Lo ha detto oggi a Malborghetto-Valbruna l'assessore regionale
alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier
in occasione dell'incontro - dedicato al ricordo di Enzo Cainero
- intitolato 'Montagne! L'eccellenza dei territori della regione
Friuli Venezia Giulia'.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, la prima
valutazione da fare sul tema è che non vi può essere omogeneità
di regole e di politiche di gestione del territorio tra la
montagna e la pianura, quando le stesse aree montane del Friuli
Venezia Giulia differiscono tra di loro.
"Paradossalmente poi - ha aggiunto l'assessore - le regole
vengono scritte da chi la montagna non la vive e nemmeno la
conosce, oppure vengono adottate le stesse regole vigenti nei
territori di pianura per uguaglianza, perdendo di vista però
l'equità. Questo ha generato delle distorsioni che complicano
tutti gli aspetti della vita della comunità: dall'economia
all'ambiente e fino al sociale".
Usando degli esempi concreti, Zannier ha fatto riferimento agli
ottimi risultati conseguiti nell'ambito turistico, "ma le persone
che lavorano devo poter mandare i figli a scuola, avere una rete
di trasporti efficiente e disporre di un'adeguata copertura di
rete per la connessione internet".
Inoltre, ricoprono un ruolo strategico l'artigianato e
l'agricoltura, in particolare quest'ultima, la quale garantisce
quella cura del territorio che è essenziale per prevenire i danni
generati dal maltempo.
Il dato positivo che va registrato, come ha sottolineato
l'assessore, è che i residenti, soprattutto i più giovani, hanno
affievolito quel sentimento di divisione tra i comuni e ragionano
non più per singoli paesi ma per vallate, "configurando così un
orizzonte omogeneo per una più funzionale erogazione dei
servizi".
Infine, rivolgendo un pensiero al compianto Enzo Cainero, Zannier
lo ha ricordato come un visionario dotato di una grande
concretezza, "che a volte per realizzare le idee ha dovuto
superare gli ostacoli creati proprio da chi la montagna non la
conosce".
ARC/GG/ma