Formazione: Rosolen, "Collega-menti" comunica i saperi ai cittadini

Questa mattina a Udine l'assessore ha visitato "Casa Cavazzini" e in altri luoghi della città dove sono stati organizzati alcuni laboratori aperti a tutti Udine, 5 ott - "Iniziative come 'Collega-menti' sono più che mai preziose e vanno ripetute perché rispondono a esigenze e sentite istanze provenienti direttamente dalla cittadinanza di Udine, dalla collettività che chiede di ricevere stimoli nuovi, di apprendere, di far propri elementi che possano fungere da spunto creativo, di ottenere informazioni e anche una formazione semplice e chiara rispetto alle numerosissime attività che si svolgono all'interno dell'ateneo". Così l'assessore alla Formazione, Istruzione, Ricerca e Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, che questa mattina, a Udine, ha visitato gli spazi di "Casa Cavazzini" - e altri luoghi della città - dove, in occasione del festival "Collega-menti", sono stati organizzati alcuni laboratori aperti al pubblico. La manifestazione, che per il 2024 ha come tema portante le "intelligenze" e che si concluderà nella giornata di domani, è stata promossa dall'Università degli Studi di Udine con la collaborazione di PromoTurismoFvg e del Comune di Udine. "Una dimensione, quella di 'Collega-menti', che funge pure da efficace tramite per incrementare ulteriormente l'attrattività dell'università - ha osservato Rosolen -. Siamo di fronte, infatti, a una modalità comunicativa interattiva, multidisciplinare, contemporanea, fresca e molto efficiente di trasmettere la conoscenza, non solo per coloro che già conoscono l'universo dell'ateneo ma anche per chi vuole avvicinarvisi e, ancora, per coloro che questo spazio di apprendimento non hanno mai avuto modo di sperimentarlo: il tema dell'interdisciplinarietà è un altro aspetto fondamentale che caratterizza questo festival. Mescolare la conoscenza ha la grande capacità di raggiungere ognuno di noi, di dare modo di apprendere ciascuno secondo il proprio modo di essere, di fare e di sentire". "Un plauso, quindi, agli organizzatori della manifestazione che hanno colto l'importanza della multidisciplinarietà e hanno saputo concretizzare nella realtà pratica, tramite incontri e laboratori aperti a tutti, un incrocio di saperi provenienti da tutto il mondo, valorizzando con eventi di alto profilo anche le nostre città nei loro luoghi più cari alle persone: un momento di scoperta e conoscenza oggi più che mai utile per porsi e porre delle domande, in un dialogo aperto tra ricercatore e cittadino. Questa iniziativa dà la possibilità di scoprire e comprendere i grandi risultati che si ottengono attraverso il percorso della ricerca in campo scientifico e del sapere: avere contezza di quali sono i sistemi alla base dell'indagine superiore, permette di farli propri e di migliorare i nostri ambienti di vita, sotto il profilo culturale e di arricchimento personale". La manifestazione è declinata in 50 momenti di divulgazione scientifica; vede come protagonisti non solo gli 80 ospiti provenienti dall'Università di Udine e dal resto dell'Italia (tra i quali il comandante dei Ris, Giampietro Lago e il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco), ma anche - e soprattutto - gli stessi cittadini: la persone potranno, infatti, dialogare coi ricercatori, interagire e sperimentare nei numerosi laboratori organizzati in città, poiché il festival è stato organizzato fuori dagli spazi universitari, con la voluta finalità di incontrare le persone nei luoghi più amati del centro storico di Udine. ARC/PT/ma